Gli Ordini dei medici provinciali contrari all’ammissione al Corso specifico in Medicina generale per i medici precari che operano come sostituti del 118

“Dopo anni di precariato, il decreto che stabilizza a tempo indeterminato tutti i medici che operano come sostituti del 118 è una notizia importante. Finalmente una risposta alle lunghe battaglie dei professionisti e di tutti gli Ordini provinciali che li rappresentano. Ma le modalità non seguono il giusto percorso e suscitano forti perplessità”. Così i presidenti degli Ordini provinciali siciliani sul decreto “Misure per il superamento del precariato del ‘personale medico sostituto’ operante nei servizi di emergenza 118”.

Il provvedimento, voluto dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n. 5 del 21 dicembre scorso. La misura prevede la stabilizzazione dei medici precari del 118 e la loro ammissione in soprannumero al Corso specifico in Medicina generale. Questi svolgono l’attività a tempo determinato con il solo corso di emergenza senza possedere il diploma di MMG.

Secondo i vertici OMCeO, il decreto creerebbe un soprannumero in contrasto con la normativa nazionale e porterebbe a una lunga serie di ricorsi. Il risultato sarebbe dunque un ritardo della loro stabilizzazione.

“Tra il 2016 ed il 2017 – sottolineano – abbiamo sollecitato un emendamento da inserire nella finanziaria che seguiva gli stessi criteri adottati da altre Regioni, come il Piemonte e l’Emilia Romagna senza oneri aggiuntivi per il Servizio sanitario nazionale. Oggi, ribadiamo il percorso individuato nell’emendamento nella speranza di trovare subito la soluzione più giusta”.

“I medici del 118, che fino ad oggi hanno lavorato grazie ad una convenzione a tempo determinato, svolgono il loro lavoro al pari dei colleghi titolari della convenzione a tempo indeterminato, ricevendo la stessa formazione e gli stessi aggiornamenti. La trasformazione della convenzione a tempo indeterminato, seguendo le modalità che abbiamo da sempre indicato, non comporta un aumento di spesa pubblica perché, vista la carenza nelle Asp, i fondi per coprire questi posti sono già stanziati”.

L’assessore regionale Razza, ha manifestato la sua disponibilità ad incontrare i nove presidenti siciliani degli Ordini provinciali isolani per trovare una soluzione alle perplessità rappresentate.

 

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