Una sentenza della Corte d’Appello de L’Aquila dà ragione a 150 infermieri: la Asl di Vasto dovrà pagare per il tempo di vestizione

Quindici minuti: questo il tempo di vestizione impiegato dagli infermieri durante il cosiddetto “cambio tuta”. Ora, una sentenza della Corte d’Appello de L’Aquila ha dato ragione a 150 infermieri della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che ora quest’ultima dovrà pagare.

La pronuncia ha infatti stabilito che deve essere conteggiato come orario di lavoro e quindi retribuito il tempo di vestizione durante il cambio turno.

Ciò in quanto si tratta di una operazione preparatoria allo svolgimento della prestazione professionale.

La vicenda

Un gruppo di 150 dipendenti della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, aveva fatto causa alla azienda sanitaria per vedersi riconosciuto con relativa retribuzione il tempo di vestizione.

Ebbene, i giudici aquilani, dopo aver preso in esame i regolamenti varati dall’Azienda sanitaria sull’orario di lavoro, ha riconosciuto il diritto dei lavoratori che svolgono mansioni di assistenza nei reparti e nei servizi ospedalieri, al riconoscimento di un ulteriore tempo di lavoro per effettuare le operazioni di vestizione e svestizione, quantificato in complessivi 15 minuti.

Come affermato dall’avvocato Luca Damiano – intervista dal quotidiano Il Centro – che ha difeso 40 dei 150 dipendenti “sia il cambio abito sia il cambio turno riguardano comportamenti integrativi e strumentali all’adempimento dell’obbligazione principale, i quali appaiono funzionali ai fini del corretto espletamento dei doveri deontologici della presa in carico del paziente e della continuità assistenziale”.

Inoltre, Damiano precisa quanto segue.

“Tali conclusioni appaiono confortate anche dalla disciplina contrattuale collettiva sopravvenuta, prevedendo il comma 12 dell’art. 27 un periodo di tempo ulteriore e unitario (15 minuti) per lo svolgimento delle operazioni di vestizione, svestizione e per il passaggio delle consegne”.

Non solo.

Ricorda Damiano che “nel rispetto della prescrizione quinquennale è ancora possibile per gli infermieri professionali che prestano attività di assistenza in turni di 12 ore, agire per il riconoscimento di un periodo temporale di 15 minuti in uscita per ciascun turno ove risultante dalle schede di presenza, fino al 31/12/2015”.

La Corte d’appello, tuttavia, ha negato il diritto alla retribuzione per il cambio divisa ai restanti operatori che non svolgono attività infermieristica.

Come noto, la materia è stata oggetto di numerosi contenziosi, con numerose sentenze favorevoli ai dipendenti.

Uno dei casi più recenti è il caso del giudice del lavoro del tribunale di Larino che nel 2017 ha accolto il ricorso di 14 infermieri professionali della Asl di Termoli.

A questi ultimi, infatti, sono stati riconosciuti 10 minuti in entrata e 10 minuti in uscita per il tempo di vestizione.

 

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