Terremoto. Emergenza sangue: code per la donazione

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Centinaia di donatori di sangue in fila nei centri di tutta Italia per aiutare le vittime del terremoto. Il Ministero della Salute ha attivato un’unità di crisi per coordinare le attività di soccorso e attivarsi nelle situazioni più complicate.

Medici e infermieri tornati volontariamente in servizio per prestare il loro contributo a questa tragedia. Squadre di psicologi partiti per aiutare i bambini (e non solo) sotto choc per l’accaduto. Le aziende farmaceutiche hanno fornito gratuitamente farmaci per affrontare l’emergenza. I farmacisti di Federfarma hanno attrezzato e allestito con quanto avevano a disposizione farmacie mobili (fornite da Regione Abruzzo, Farmacentro e Safar) da inviare dietro indicazioni della Protezione Civile che coordinerà l’operazione sulle esigenze del territorio colpito. Ognuno ha fatto il suo per aiutare quanto può di fronte a un evento così imprevedibile quale è il terremoto.

Per l’emergenza sangue il primo appello è partito dall’Avis di Rieti per poi espandersi  a tutte le Asl. Una gara di solidarietà fra le regioni. L’associazione fa sapere che serve sangue di tutti di tutti i gruppi. I donatori sono talmente tanti che il Centro Nazionale Sangue tiene a precisare che la situazione è sotto controllo e  insieme a Croce Rossa Italiana, Avis, Fidal e Fratres, il CNS invitano i donatori su tutto il territorio a “programmare la propria donazione” contattando il centro trasfusionale di riferimento.

Sul fronte medico la Federazione degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) ha rivolto l’appello a tutti gli iscritti agli albi “a mettersi a a disposizione delle autorità per organizzare al meglio i soccorsi”.  In coordinamento con la Protezione Civile è stata disposta la verifica sulla stabilità delle strutture ospedaliere della zona. “I protocolli di emergenza sanitaria regionale stanno fnzionando” ha detto il ministro Lorenzin, che ha attivato i comandi Nas di Perugia, Viterbo e Pescara. A Rieti il ministro ha incontrato feriti e donatori di sangue. “Servirà un grande supporto anche psicologico” ha detto il ministro riferendo la disperazione e il disorientamento delle persone incontrate.

Infine i farmacisti di Federfarma, hanno messo in campo le loro forze con strutture attrezzate per allestire farmacie mobili (fornite da Regione Abruzzo, Farmacentro e Safar), “da inviare non appena giungeranno le indicazioni della Protezione Civile sulle reali esigenze del territorio interessato dal sisma”.

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