W la Fisiopalestra!!!

0

Stenosi Vertebrale: operare o non operare? Finalmente se ne comincia a parlare! Vi invito a leggere questo interessantissimo articolo (non mio) che parla di stenosi vertebrale, ernie e protusioni. Si mette a confronto la chirurgia con la fisioterapia e le cure farmacologiche… indovinate un po’ i risultati.

Ora uno studio dice che può essere curata bene anche senza operarsi. Stretching, flessione ed estensione della schiena devono essere personalizzati. La laminectomia è l’intervento classico e la sua indicazione va valutata caso per caso.

Camminare diventa una sofferenza e per avere un po’ di sollievo bisogna stare con il tronco leggermente piegato in avanti altrimenti il dolore, che parte dalla schiena e si irradia a tutte e due le gambe, diventa insostenibile. È la stenosi del canale vertebrale , un problema di cui si parla poco ma che riguarda moltissimi ultrasessantenni ed è una delle cause principali di intervento chirurgico dopo i 65 anni.

I trattamenti
Ora una revisione italiana degli studi sull’argomento dimostra che il bisturi non è per forza meglio di trattamenti conservativi di riabilitazione: l’indagine, pubblicata di recente sulla Cochrane Library, sottolinea infatti che non ci sono differenze sostanziali di efficacia fra la chirurgia e gli esercizi per liberarsi dal malessere provocato dalla stenosi, che in pratica consiste nel restringimento del canale dove passa il midollo spinale e nella conseguente (dolorosa) compressione dei nervi.

«Tuttora non ci sono molte ricerche sul tema, inoltre gli interventi chirurgici in genere sono ben descritti, mentre i protocolli dei trattamenti conservativi sono meno precisi – afferma Fabio Zaina fisiatra di ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale) e autore dello studio -. Dai dati disponibili ad oggi, tuttavia, si può affermare che non ci sia una netta superiorità della chirurgia per risolvere la stenosi. Dovremo capire meglio che cosa funziona di più perché la ricerca è ancora agli inizi, ma certo si tratta di un messaggio che può tranquillizzare i pazienti».

Terapia farmacologica
Non molti infatti vanno in sala operatoria volentieri e sapere che anche con farmaci, corsetti e soprattutto esercizi si possono ottenere buoni risultati è un sollievo.

«Per la terapia farmacologica si usano cicli brevi di cortisonici per via epidurale, ma pochi pazienti rispondono e non sempre bene: ciò che invece di sicuro funziona sono gli esercizi per migliorare l’elasticità della colonna – dice Zaina -. Il fisioterapista, dopo aver valutato le caratteristiche di ciascun caso, indica un piano personalizzato di attività con esercizi di stretching, flessione ed estensione della schiena che ognuno può fare da solo a casa propria. Una buona regolarità e l’impegno garantiscono ottimi risultati: la qualità della vita e l’autonomia migliorano, senza esporsi a effetti collaterali».

La laminectomia
La sicurezza dei programmi di esercizi è uno dei motivi che li rende la prima scelta, oltre all’efficacia analoga al bisturi appena dimostrata dai ricercatori di ISICO; con l’intervento chirurgico infatti sono possibili eventi avversi che interessano dal 10 al 24% dei casi e vanno dai danni neurologici alle infezioni, dalla necessità di ulteriori operazioni agli ematomi, fino a eventi molto rari come l’edema polmonare.

«L’intervento classico è la laminectomia, con cui si toglie una parte dell’arco posteriore della vertebra a livello della stenosi per decomprimere il midollo spinale – spiega Zaina -. In alcuni casi ciò comporta un’instabilità eccessiva delle vertebre, che quindi possono essere fuse per venire bloccate e stabilizzate durante l’intervento stesso o con un’operazione successiva. Alcune patologie cardiovascolari o l’osteoporosi, sono controindicazioni per la laminectomia; in tutti gli altri casi la scelta va condivisa valutando costi e benefici, perché la stenosi non è una malattia con conseguenze gravi ed è quindi necessario avviare al bisturi solo chi può trarne i massimi vantaggi coi minimi rischi. Sapere che anche con gli esercizi si possono avere validi risultati conferma come la chirurgia sia un’opzione quando i trattamenti conservativi hanno fallito».

[Fonte http://www.corriere.it/salute/reumatologia/16_luglio_03/quando-spazio-cui-passa-midollo-spinale-si-ristringe-esercizi-utili-la-stenosi-vertebrale-3da7fc78-4104-11e6-a891-8ced3ef53a42.shtml?refresh_ce-cp]

MeRiBen La FISIOPALESTRA – Via B Annarumio, 19 – Genzano di Roma
069391353 Fb Meriben Coop

Dr Paolo Scannavini
Kinesiologo e Fisioterapista
Responsabile fisioterapia MeRiBen
Mysa Trainer

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui