Tutti i chiarimenti necessari sull’ anticipo pensionistico contenuti in una circolare della Fondazione studi Consulenti del lavoro.

Per il cosiddetto anticipo pensionistico volontario o di mercato, occorrono dei requisiti fondamentali.

A precisare quali sono è la circolare n. 5/2018 della Fondazione studi consulenti del lavoro. Prima di tutto è bene ricordare la misura sull’ anticipo pensionistico è disciplinata dalla legge n. 232/2016 che “consiste in una somma mensile percepita senza alcuna imposizione fiscale da parte del beneficiario; questa indennità fruita per massimo 3 anni e 7 mesi sarà poi recuperata direttamente sulla pensione di vecchiaia del cittadino attraverso un piano di ammortamento ventennale operato dall’Inps”.

Ma quali sono i requisiti che occorrono?

Prima di tutto, sono necessari almeno 63 anni di età al momento della richiesta dell’Ape. Ma non devono mancare più di tre anni e sette mesi all’età della pensione di vecchiaia, considerando anche gli scatti per adeguamento alle aspettative di vita, ossia cinque mesi in più dal 2019.

Inoltre, occorrono almeno 20 anni di contributi utili al conseguimento della pensione di vecchiaia in una delle Gestioni Inps.

Ancora, occorre un trattamento pensionistico già maturato al momento della domanda. Il suo importo lordo deve essere pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale. Poi per tutti gli assicurati l’importo di pensione maturato dovrà essere pari a 1,4 volte il trattamento minimo vigente alla domanda di certificazione al netto del prelievo mensile subito.

La circolare dei consulenti del lavoro si focalizza sull’ anticipo pensionistico volontario o di mercato.

Uno strumento sul quale, dopo oltre un anno di gestazione, “l’Inps con circolare n. 28/2018 ha emanato le istruzioni applicative rendendo possibile così la richiesta dell’anticipo da parte dei cittadini. L’analisi della Fondazione Studi si sofferma sulla platea dei cittadini che potranno accedere alla misura, “evidenziandone le singole componenti di costo e le modalità di fruizione, distinguendo infine le varie fasi amministrative con sintesi grafiche ed esempi numerici”.

Inoltre, insieme alla disamina dei vari istituti connessi all’Ape Volontario, l’analisi fornisce anche “supporto operativo all’utilizzo e alla lettura dei dati del simulatore informatico – messo a disposizione dall’Istituto dal 13 febbraio 2018 – che permette a chi vuole presentare domanda di calcolare l’importo mensile dell’anticipo finanziario, la durata e la rata di rimborso mensile che sarà decurtata dalla pensione”.

 

 

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