Malgrado le notizie che leggiamo sui giornali sullo stato di salute dell’italiano medio e le vicissitudini della malasanità, a giudicare dai dati ISTAT, l’ Italia ha fatto passi da gigante nell’aspettativa di vita alla nascita, passata dai 77 anni del 1990 agli 83 anni del 2013 (80 uomini e 85 donne).

Solo il Giappone va meglio, ma di poco con 84 anni.

Altrettanto positivi gli esiti sull’indice di mortalità per adulti dai 15 ai 60 anni per 1000 abitanti passati dai 129 decessi ai 69 per gli uomini e dai 60 ai 38 decessi per le donne dal 1990 al 2013.

Certamente la causa di questa evoluzione va cercata nel progressivo miglioramento della qualità delle cure sanitarie nel nostro paese e negli interventi di prevenzione effettuati stabilmente su alcune patologie croniche (diabete, ipertensione, cardiopatia ischemica, ecc.).

Mentre però il miglioramento delle condizioni di vita e le nuove acquisizioni della medicina hanno provocato un allungamento della vita media, il benessere ha provocato un aumento di altre patologie quali l’obesità (20.4%negli over 18 nel 2014) la sedentarietà ed i dismetabolismi.

Si ha quindi il rischio di avere una vita lunga ma con un corpo inefficiente.

Come ovviare a ciò? Ovviamente non solo con una semplice dieta o iscrivendosi nella palestra sotto casa per tacitare i nostri sensi di colpa. Occorre invece un vero “cambio di vita”. In particolare non si parlerà solo di dieta ma di una giusta ab all’utilizzo di alimenti più sani e più digeribili. Cardine di questa alimentazione sarà la dieta mediterranea di cui faranno parte l’olio di oliva, purché di buona qualità, verduritudine alimentare. Non si andrà quindi a rincorrere le mode del momento, ma ci si atterrà a frutta, legumi, pesce e carne, preferibilmente bianca (2-3 volte a settimana).

Altro caposaldo nel nostro nuovo modo di vita, sarà il movimento .

A questo proposito, non soltanto attività sportiva, ma un atteggiamento veramente sportivo. Abituiamoci a parcheggiare la nostra macchina ad una certa distanza, evitare l’ascensore, muoverci in tutte le occasioni possibili, fare delle lunghe passeggiate ed affidiamoci, se andiamo in palestra, a dei centri di fiducia, seguiti passo passo da un personal trainer certificato.

Solo così potremo dire non di avere dato anni alla vita ma di aver dato “vita agli anni”.

Dott. Luigi Girvasi

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