L’obiettivo è valutare la condotta dei medici che hanno avuto in cura la bimba, morta dopo una diagnosi di varicella nel novembre del 2016 a Reggio Emilia
Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Reggio Emilia ha disposto una perizia per accertare eventuali profili di responsabilità medica in relazione al decesso di una bimba di tre anni, morta dopo una diagnosi di varicella nel novembre del 2016 nell’ospedale del capoluogo di provincia emiliano.
La vicenda – come riporta il Resto del Carlino – vede imputati per omicidio colposo due medici, il curante della piccola e un pediatra dell’ospedale. La loro condotta nonché la sussistenza di un rapporto causale tra la stessa e la tragica scomparsa della bimba sarà valutata da un collegio composto da un medico legale e da una pediatra.
In base a quanto ricostruito la paziente era affetta da sindrome di Down e a sette mesi aveva subìto un intervento al cuore. Secondo quanto raccontato dai genitori una ventina di giorni prima di morire aveva avuto un raffreddore, poi le era stata diagnosticata la varicella. Portata in ospedale una prima volta, sarebbe stata rimandata a casa. Quindi, non migliorando le sue condizioni, era stata ricoverata in rianimazione a Reggio Emilia, dove era morta il giorno successivo.
Inizialmente erano stati iscritti nel registro degli indagati otto operatori sanitari; per sei di loro la posizione era stata archiviata, mentre per gli altri due il Gip aveva ordinato al Pubblico ministero di formulare l’imputazione, dopo l’opposizione dei familiari della vittima.
Nel corso dell’udienza preliminare, il Giudice ha inoltre accolto la richiesta di citazione dell’Ausl come responsabile civile. Qualora i due pediatri dovessero essere giudicati responsabili, l’Azienda sanitaria sarà quindi chiamata a risarcire i danni.
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