Poste italiane propone di digitalizzare completamente le bollette cartacee di luce, acqua e gas. Agcom e i sindacati contrari: ‘Discriminerebbe anziani’

Poste italiane ha comunicato ai cittadini la proposta di digitalizzare totalmente le bollette cartacee di luce, acqua e gas. La proposta nasce per ovviare ai ritardi di spedizione e per rispettare l’ambiente, risparmiando sull’utilizzo della carta.

Due motivazioni certamente nobili. La stessa Poste italiane sarebbe pronta a inviare tramite i propri operatori le bollette digitalizzate all’Agenzia delle Entrate. Il tutto grazie ad un sistema di interscambio affinché, tramite il sito, possano poi essere scaricate dagli utenti.

Tuttavia, la proposta sta incontrando degli ostacoli.

A opporsi sono l’Agcom (Autorità per la garanzia nelle comunicazioni) e i sindacati.

L’Autorità ritiene che le bollette debbano restare in formato cartaceo per rendere più agevoli i pagamenti per le famiglie.

Agcom, in particolare, propone la soluzione di indicare la data di spedizione sulle buste delle bollette, in maniera tale da consentire ai consumatori di risalire alle responsabilità precise dei ritardi. Ed, eventualmente, contestare l’addebito degli interessi di mora in caso di pagamento di una bolletta recapitata in ritardo, dopo la scadenza.

Sempre Agcom ha stabilito nuove norme per arginare ritardi e disservizi postali di trasmissione delle bollette. Infine, l’Autorità ritiene che l’emissione delle fatture digitali sul sito delle Entrate non sia un’opzione praticabile per le famiglie. Sarebbe infatti fattibile solamente per chi possiede partita Iva.

Ma l’Agcom non è l’unica a opporsi alla proposta di trasformare le bollette cartacee in digitali.

Anche i sindacati sono sul piede di guerra. Confsal, tramite il segretario generale Angelo Raffaele Margiotta si dice molto contrario.

“Si tratterebbe – spiega Margiotta – di una misura che penalizza fortemente i pensionati più anziani e tutti coloro che non hanno una sufficiente alfabetizzazione informatica”.

In sostanza, si creerebbe “una forte discriminazione fra chi sa usare il pc o lo smartphone e chi, per ragioni culturali o anagrafiche, è abituato al cartaceo. La soluzione più equilibrata sarebbe quella di consentire alle famiglie di poter scegliere liberamente se continuare a ricevere l’attuale bolletta cartacea o la versione elettronica via mail”.

Lo stesso Confsal ha accolto con favore la presa di posizione di Agcom e la relativa proposta di apporre la data di spedizione sulle buste.

Poi aggiunge il segretario generale: “Continueremo a monitorare questa situazione e a vigilare che non ci sia una ingiustificata maggiorazione dei costi di spedizione a carico delle famiglie, in particolare di quei numerosi pensionati che vivono con redditi minimi”.

 

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