La piattaforma Bioprinting lavora a partire dalle immagini radiologiche acquisite da una specifica TAC Dual Energy
È stata inaugurata lunedì all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna la nuovissima e ultratecnologica piattaforma Bioprinting, una stampante 3D che realizza protesi su misura fatte di sostanze biologiche, dopo aver acquisito le immagini radiologiche da una specifica TAC Dual Energy.
La piattaforma, che è costata 2,3 milioni di euro, è stata acquisita grazie a un finanziamento congiunto del Ministero della Salute e della Regione Emilia-Romagna. Grazie a questo nuovo strumento dedicato alla ricerca scientifica e all’indagine diagnostica, sarà possibile anche portare avanti importanti progetti di ricerca: l’obiettivo sarà quello di “identificare i costrutti migliori per applicazioni di medicina rigenerativa dell’apparato muscolo-scheletrico e maxillo-facciale, cui faranno seguito specifiche applicazioni sui pazienti”, si legge nel comunicato dell’Istituto che fa di questo ambito di ricerca una priorità.
“Oggi si consolida l’idea che il rapporto tra tecnologia, scienza e ricerca è sempre più inossidabile – ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Quello presentato oggi è la dimostrazione che non accade mai nulla per caso, ma ci vogliono risorse da investire continuamente. Il sistema sanitario regionale è di grande qualità e va preservato dal rischio di arretramento. Abbiamo una sanità che funziona e otteniamo risultati importanti”.
Alla presentazione è intervenuto anche il sindaco di Bologna, Virginio Merola: “È una giornata importante per la sanità regionale – ha detto il primo cittadino -. Lo Ior si conferma davvero all’avanguardia a livello europeo, è un luogo di connessioni e di relazioni col mondo. Ci sono 156 ricercatori che ce la mettono tutta e ottengono ottimi risultati”.
Foto:
ARCHIVIO IOR – foto Paolo Righi/Meridiana Immagini
Sono Bonamassa ed è un anno e mezzo che soffro di dolori di lombosciatalgia (spondilolisi), sono stato trattato da un chiropratico, ho fatto 20 terapie di laser 10 ultrasuoni e tecar infiltrazioni di acido ialuronico e di cortisone per ultimo intervento di ozonoterapia oltre a pastiglie di Lyrica che hanno fatto peggiorare la situazione e ancora non ho ottenuto nessun risultato, tutto è come prima, forse l’ultima speranza mi può venire da questa macchina Bioprinting.
Cortesemente vorrei sapere se può essere utile anche al mio caso e a chi mi devo rivolgere per un appuntamento. Fiducioso di una vostra risposta cordialmente saluto.
Cara sig.ra chiami il Rizzoli e prenda un appuntamento con loro dicendo che ha letto l’articolo su Responsabile Civile
Cari Saluti