Aperta un’inchiesta a Lecce sul decesso di una giovane di 26 anni, morta dopo essere caduta da una scala in un bar, dove stava lavorando per conto di una ditta di pulizie

La Procura di Lecce ha aperto un fascicolo sul decesso di una ragazza di 26 anni, morta dopo essere caduta da una scala in un bar. La giovane lavorava per una ditta di pulizie. In base a quanto ricostruito e riportato dal Corriere Salentino, lo scorso 13 gennaio si trovava nel locale quando, per pulire una vetrina, sarebbe salita su una scala e avrebbe perso l’equilibrio, cadendo a terra e urtando con il fianco sullo spigolo di un tavolino.

L’impatto le avrebbe provocato un’emorragia, rendendo necessario il ricovero in ospedale, in un centro del basso Salento. Nonostante un lungo intervento chirurgico le sue condizioni si sarebbero aggravate. Trasferita nel nosocomio del capoluogo di provincia pugliese è deceduta dopo tre giorni di agonia.

I parenti sono quindi rivolti alla magistratura presentando una denuncia querela affinche venga fatta chiarezza sull’accaduto. Da lì lavvio delle indagini, con il sequestro della documentazione clinica della donna nei due ospedali interessati dalla triste vicenda.

Il pubblico ministero ha disposto inoltre lo svolgimento dell’autopsia sulla salma della vittima.

L’obiettivo è quello di capire se la giovane sia stata curata in modo adeguato e se sussistano eventuali negligenze nell’operato del personale sanitario che l’ha avuta in cura nelle sue ultime ore di vita.

In vista dell’esame necroscopico sono stati iscritti nel registro degli indagati, come atto dovuto, i nomi di sei medici, accusati di responsabilità colposa in ambito sanitario. Nel mirino della Procura è finito anche il datore di lavoro della ragazza, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

I cmici bianchi e il titolare della ditta di pulizie avranno così la possibilità di nominare i propri consulenti per prendere parte agli accertamenti peritali.

La redazione giuridica

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