Certificato per sport non agonistico, Antitrust: rilascio spetta a tutti i professionisti medici

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Per l’Authority è ingiustificata la riserva a favore di mmg, pediatri e medici dello sport

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nel suo Bollettino n. 17 del 2017, ha formulato alcune osservazioni volte a favorire una più completa tutela della concorrenza e del mercato in relazione all’attività di rilascio della certificazione medica attestante l’idoneità alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico.
In  base all’attuale normativa (DL n. 69/2013, articolo 42 bis, secondo comma) il rilascio dei certificati viene riservato solamente a tre categorie di professionisti medici – medici di medicina generale, pediatri e i medici dello sport – e prevede alcune attività propedeutiche che consistono, di fatto, nell’effettuare una raccolta anamnestica e un esame clinico di base del richiedente.
Per l’Antitrust, tuttavia, tali previsioni appaiono ingiustificatamente restrittive della concorrenza tra professionisti medici, in quanto idonee a determinare una riserva in favore solo di alcune categorie di medici in relazione a un’attività – quale quella del rilascio di certificati medici non agonistici – che, per quanto circoscritta, è comunque svolta a titolo oneroso per il paziente/consumatore.
“Una maggiore concorrenza tra medici nella fornitura di tale prestazione professionale  – osserva l’Authority – potrebbe portare, dunque, a un significativo ampliamento delle possibilità di scelta da parte del paziente in merito al professionista cui rivolgersi, nonché a significativi benefici sotto il profilo dei costi economici sostenuti dal paziente stesso”.
Inoltre, secondo l’Agcm, la predetta riserva non appare giustificata alla luce del fatto che le verifiche richieste al professionista per il rilascio del certificato in questione non appaiono prerogative specifiche delle categorie di medici individuate dalla normativa segnalata (si tratta difatti di effettuare l’anamnesi e l’esame obiettivo del paziente con una misurazione della sua pressione), potendo le stesse essere effettuate anche dagli altri professionisti medici.
In conclusione, dunque, l’Antitrust osserva che appare opportuna, da un punto di vista concorrenziale, l’eliminazione della restrizione relativa alle categorie di medici titolate al rilascio della certificazione per la pratica di attività sportiva di tipo non agonistico, restrizione che appare non necessaria né giustificata da particolari esigenze di interesse generale.
“L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – si legge a conclusione del documento – confida quindi che i principi concorrenziali sopra formulati possano essere tenuti in debita considerazione ed auspica che la normativa in questione possa essere rivista di conseguenza, allo scopo ultimo di favorire un più corretto confronto competitivo tra professionisti medici”.

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