Sanzioni più aspre, fino al ritiro della patente, per chi viene ‘pizzicato’ con il cellulare mentre guida. Autovelox solo nei reali punti di pericolo

Potrebbe essere approvata entro il prossimo Natale la riforma del codice della strada. Il testo del disegno di legge n. 1638 “Delega al Governo per la riforma del Codice della Strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, nr. 285”, approvato dalla Camera dei Deputati a ottobre 2014, è rimasto fermo ben due anni al Senato. Nei giorni scorsi la Commissione Trasporti di Palazzo Madama ne ha calendarizzato l’esame con l’obiettivo di accelerarne il licenziamento per passare quanto prima alla sua discussione in aula.

Tra le novità principali previste dalla riforma figura l’inasprimento delle sanzioni per combattere la ‘distrazione’. In particolare è previsto il ritiro immediato della patente, per un periodo compreso tra quindici giorni e due mesi,  a chi viene sorpreso alla guida con il telefono cellulare in mano; si tratta di un’abitudine estremamente pericolosa e, secondo i dati, largamente diffusa. Una recente indagine evidenzia, infatti, come il 75% delle persone alla guida parli al telefono, legga e scriva messaggi, o addirittura navighi tra siti web, app e social network. In caso di incidente, la normativa prevede la possibilità di sequestro del telefono proprio per verificare se il sinistro sia collegabile all’uso improprio dell’apparecchio stesso.

D’altro canto il disegno di legge mira invece a incrementare sulle auto l’uso di quella tecnologia in grado di garantire maggiore sicurezza sulle strade e contribuire alla riduzione degli incidenti. In tal senso si prevede l’obbligatorietà della ‘scatola nera’ a bordo delle vetture. E ancora, il codice dovrà tenere conto degli attuali dispositivi di assistenza alla guida quali il vivavoce integrato, i segnalatori di invasione della corsia opposta e di avvicinamento al margine della strada, la frenata automatica di emergenza, o ancora  lo specchietto che elimina l’angolo cieco. Queste tecnologie obbligatorie dovrebbero contribuire a ridurre parecchio le sciagure stradali.

Tra le altre novità, in relazione alla sicurezza, figurano l’istallazione di sistemi anti sonno, come ad esempio la vibrazione del volante, sui mezzi che trasportano persone e di sistemi “anti-abbandono” per i bambini, da inserire sul seggiolino. Sul fronte del rispetto dei limiti di velocità, invece, la riforma prevede l’ubicazione degli autovelox nei soli punti di reale pericolo con l’accortezza che in prossimità dei rilevatori di velocità la velocità massima consentita deve essere sempre ben visibile e segnalata.

La normativa prevede poi nuovi dettami anche per la circolazione in bicicletta , quali l’obbligo di tenere le luci accese di sera e di avere i dispositivi catadiottrici funzionanti; quale incentivo per i ciclisti e per i pedoni, d’altro canto, si prevede l’aumento delle cosiddette Zone 20 e Zone 30.

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