A fronte dell’apertura dei concorsi da dirigente medico per gli specializzandi all’ultimo anno, molti camici bianchi segnalano di non poter partecipare alle procedure indette nel 2019

Con l’approvazione della Legge di Bilancio è stata introdotta la possibilità per gli specializzandi all’ultimo anno di partecipare ai concorsi da dirigente medico. Una norma accolta con interesse e soddisfazione dai giovani medici che, tuttavia, evidenziano alcune criticità.

La SIGM, in particolare, riferisce di aver ricevuto “decine di segnalazioni da parte dei medici all’ultimo anno di formazione specialistica”. Questi lamentano “l’impossibilità a partecipare alle procedure concorsuali indette nel 2019, differentemente da quanto previsto e approvato” dalla legge. Un’anomalia che l’organizzazione riferisce di aver già segnalato al Ministero della Salute lo scorso 31 gennaio.

Da qui la richiesta di un adeguamento urgente dei bandi di concorso.

“Abbiamo chiesto a tal fine una circolare ministeriale che desse istruzioni alle Regioni di adeguare i bandi, ma non abbiamo ancora avuto riscontro. Ci continuano ad arrivare decine di segnalazioni di specializzandi che vorrebbero partecipare ai concorsi – dichiarano i Giovani Medici SIGM – ma non possono. Al momento solo la Regione Lazio ha emanato una nota, recepita dall’ASL di Frosinone da qualche giorno in cui si apre ai giovani medici la possibilità di accedere ai concorsi indetti nel 2019, i cui termini di presentazione delle domande non sono ancora scaduti.”

“Ci troviamo di fronte alla solita situazione all’italiana – sottolinea la SIGM -. Abbiamo finalmente una legge, accolta con soddisfazione, che riduce i tempi di accesso al mondo del lavoro ma nessuno la fa applicare. Curiosamente, le stesse Regioni che lamentano la cronica mancanza di medici e vorrebbero inserire gli specializzandi in corsia nicchiano nel recepire i provvedimenti parlamentari che ne consentirebbero l’assunzione, spesso anche a tempo indeterminato, in tempi brevissimi dal conseguimento del diploma di specializzazione.

“Si è creata la solita disomogeneità sul territorio nazionale – concludono i giovani camici bianchi -. La discrezionalità nell’applicazione dei provvedimenti legislativi non fa bene a nessuno!”.

 

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