In tema di contributi previdenziali il termine per la decorrenza della prescrizione è quello del pagamento dei contributi

E’ di pochi giorni fa un nuovo intervento della Suprema Corte in tema di contributi previdenziali. L’orientamento della Cassazione conferma la precedente giurisprudenza in materia.

Infatti, ai fini della determinazione del dies a quo per il calcolo della prescrizione in materia contributiva, i Giudici del Palazzaccio, con la sentenza 13049\2020 ribadiscono, nuovamente, che i termini decorrono dal momento in cui scadono i termini per il pagamento.

La prescrizione per i contributi dovuti alla Gestione Separata INPS viene calcolata partendo non data di presentazione della dichiarazione dei redditi, effettuata dal titolare del rapporto previdenziale, ma dal momento in cui scade il termine per il pagamento dei suddetti contributi. Questo, in quanto la dichiarazione dei redditi non costituisce presupposto del credito contributivo.

Nel caso di specie la Suprema Corte ha respinto il ricorso di un avvocato in contestazione di una nota dell’istituto che pretendeva un pagamento d titolo di contribuzione per la Gestione Separata. Il giudice di primo accogliendo le ragioni dell’avvocato dichiarava estinto il credito contributivo. La Corte d’appello, successivamente, confermava la sentenza del giudice di prime cure, ribadendo che in materia previdenziale deve trovare applicazione il principio stabilito dall’articolo 2935 c.c., secondo il quale la prescrizione inizia a decorrere a partire dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere.

La Cassazione, uniformandosi alla medesima valutazione operata dai giudici di primo grado e d’appello, afferma che in tema di contributi cd “a percentuale” il fatto costitutivo dell’obbligazione contributiva è rappresentato dall’avvenuta produzione da parte del lavoratore autonomo di un determinato reddito.

La Suprema Corte quindi rigetta il ricorso dell’INPS accogliendo le richieste della professionista.

Avv. Claudia Poscia

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