Per i rinnovi contrattuali quota vincolata del Fondo sanitario nazionale

“Le previsioni del Documento di Economia e Finanza recanti la variazione della spesa sanitaria in percentuale sul Pil per il triennio 2017 – 2019 (2017: 6,7%; 2018: 6,5%; 2019: 6,4%) non certificano una decrescita della spesa sanitaria in quanto i dati della spesa sanitaria, in valore assoluto, riportati nello stesso Def, attestano una crescita costante dell’1,4% nel 2017, dello 0,8% nel 2018, dello 0,9% nel 2019 e del 2,1% nel 2020”. Lo dichiara il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, all’indomani del varo da parte del Governo del Def, che ha suscitato più di qualche perplessità negli ambienti sindacali.
“La spesa sanitaria – spiega Lorenzin – si attesterà nel 2017 a 114.138 milioni di euro, nel 2018 a 115.068 milioni di euro, nel 2019 a 116.105 milioni di euro e nel 2020 a 118.570 milioni di euro. Ma poiché le stime di crescita del Pil sono più che confortanti e fanno registrare un significativo aumento costante dal 2017 al 2019, segnatamente pari al 2,2% nel 2017, al 2,9% sia nel 2018 che nel 2019, il valore del rapporto tra spesa sanitaria e Pil produce un effetto decrescente, dovuto al dato positivo della ripresa del Pil non certo alla riduzione, che non esiste, della spesa sanitaria complessiva”.
“Comunque – prosegue il Ministro – se le previsioni di crescita del Pil saranno nei prossimi mesi confermate nei fatti, come noi riteniamo, ci sarà certamente l’impegno mio personale e del Governo tutto ad adeguare alla crescita del Pil, quella del Fondo Sanitario Nazionale”.
Lorenzin ha infine ricordato che, in materia di contratti del personale sanitario, dipendente e convenzionato, con specifica norma di legge, da lei stessa fortemente voluta e inserita nella Legge di Bilancio 2017, è stata vincolata una quota del Fondo sanitario nazionale finalizzata proprio ai rinnovi contrattuali. “Su questo – conclude il Ministro – nulla doveva né poteva aggiungere l’ultimo Documento di Economia e Finanza”.

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