Pronti dei piccoli dispositivi sottocutanei compatibili con la risonanza magnetica. Defibrillatori per pazienti con problemi cardiaci.
Per anni i defibrillatori transvenosi hanno salvato la vita di pazienti a rischio di morte improvvisa. Una nuova soluzione terapeutica cambia la vita a chi ha questi problemi: l’S-ICD della Boston Scientific, ovvero il defibrillatore sottocutaneo che previene l’arresto cardiaco senza toccare il cuore e il sistema vascolare della persona, primo e unico al mondo dispositivo del genere. Interamente sottocutaneo il sistema S-ICD può essere impiantato utilizzando solo punti di riferimento anatomici, eliminando così la necessità di fluoroscopia con una riduzione di esposizione alle radiazioni per il paziente, e solo un’ora di tempo per l’impianto.
La Boston Scientific ha infatti ricevuto l’approvazione del marchio Ce per questi nuovi device. Kenneth Stein, Chief Medical Officer, Rhythm Management, Boston Scientific, soddisfatto del risultato afferma che “queste approvazioni assicurano ai medici e ai loro pazienti l’accesso a esami che si rendessero necessari ed evidenziano l’impegno di Boston Scientific a ottenere l’indicazione di compatibilità con la risonanza magnetica per i dispositivi ad alto voltaggio impiantati oggi”. Il cuore e i vasi sanguigni rimangono intatti con queste opzioni terapeutiche durante le complicanze associate ai tradizionali defibrillatori cardiaci impiantabili transvenosi. Sistemi dedicati ai pazienti a rischio di arresto cardiaco improvviso.
Il funzionamento di questo nuovo dispositivo è innovativo. Da una parte la tecnologia SmartPass garantisce che il dispositivo entri in funzione solamente quando è necessario. Le aritmie a rischio che devono essere affrontate tempestivamente sono individuate dal nuovo defibrillatore capace di distinguere quelle fisiologiche determinate da un’intensa attività fisica e che quindi non hanno bisogno di essere trattate. Dall’altra parte con l’algoritmo Atrial Fibrillation Monitor il device è capace di prevedere con un discreto anticipo l’eventuale fibrillazione atriale e segnalarla alla struttura ospedaliera di riferimento. Si riduce in questo modo l’insorgenza delle patologie a esso correlate come ad esempio l’ictus.