Che si chiami divorzio o separazione, che sia breve o meno, per i figli si traduce quasi sempre in un trauma. Una ricerca svedese svela qual è l’eredità lasciata dai genitori ai figli. Un’eredità scomoda, che emerge nell’adolescenza  e che può essere somatizzata  in problemi fisici, dai mal di testa all’insonnia, da problemi allo stomaco alla tristezza. Secondo lo studio condotto dalla Stockholm University, nonostante il rituale della separazione si sia ormai normalizzato, questo incide non poco sulla vita dei minori, maggiormente se si parla di ragazze. L’indagine è stata realizzata su un  campione di 1500 ragazzini  svedesi tra i 12 e i 15 anni. Dallo studio è emerso che le categorie più vulnerabili sono quelle rappresentate dai giovanissimi che vivono quasi esclusivamente con un solo genitore, penalizzando le femmine più dei maschi. Per studiare questo fenomeno i ricercatori svedesi hanno preso in esame tre scenari: quello dei figli di genitori che coabitano, quello dei figli di genitori separati ma in affido condiviso e, infine, quello dei figli di genitori separati affidati quasi sempre ad uno dei due genitori.  Dalla ricerca sono emerse altre caratteristiche riguardanti il fattore anagrafico e quello di provenienza oltre alla presenza o meno di conflitti all’interno del nucleo familiare. Gli svedesi, però, non hanno saputo produrre alcun materiale rispetto al fattore di genere: perché le ragazze sembrano soffrire di più?

Ai posteri l’ardua sentenza.

La redazione

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