Donazioni di sangue che calano vistosamente con l’arrivo del caldo. Un problema serio cui si cerca di ovviare con specifiche campagne d’informazione

Al Policlinico Gemelli di Roma si punta sullo scambio. Un voucher  con cui  visitare i Musei Vaticani pagando solo 4 euro e senza fare la fila, in cambio delle agognate donazioni di sangue. Ma non è l’unica iniziativa promossa per incoraggiare il nobile gesto. L’estate è infatti un momento particolarmente delicato. I cittadini vanno in vacanza, ma i bisogni di quanti necessitano delle trasfusioni, restano.
“E’ importante che tutte le regioni collaborino – ha spiegato il direttore Centro Nazionale sangue Giancarlo Maria Liumbruno- a rischio ci sono terapie salvavita”. Numeri alla mano, i conti sono presto fatti. “ Per un paziente leucemico servono otto donatori a settimana o che le talassemie e le altre emoglobinopatie assorbono circa il 10% delle unità raccolte sul territorio nazionale, ma anche gli interventi chirurgici, se si pensa che ad esempio per un trapianto cuore-polmoni possono essere usate fino a 30-40 sacche di sangue”.
A fronte di questi bisogni stringenti, si registra una sensibile contrazione nelle donazioni. Alla luce dei dati preliminari raccolti dal Centro Nazionale Sangue, ci sono stati giorni in cui sono mancate 1100 unità di sangue su tutto il territorio italiano.  Se non verranno accolti gli appelli a donare, fatti costantemente dalle associazioni di volontari, anche nelle prossime settimane, la rete trasfusionale nazionale non sarà in grado di soddisfare i Livelli Essenziali di medicina trasfusionale. Lo rilevano i dati preliminari raccolti dal Centro Nazionale Sangue, secondo cui in alcuni giorni si sono superate le 1100 unità mancanti su tutto il territorio nazionale.
Per rimediare,  associazioni e federazioni nazionali dei donatori di sangue (AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS e FRATRES),stanno sollecitando i volontari a recarsi a donare. “Le recenti situazioni di maxi-emergenza hanno dimostrato come i cittadini sappiano rispondere consapevolmente e responsabilmente agli appelli – ha spiegato il coordinamento delle associazioni e delle federazini dei donatori di sangue –  Tuttavia è importante che i cittadini comprendano che la vera sfida del sistema è assicurare quotidianamente e in ogni periodo dell’anno le disponibilità di sangue ed emocomponenti che garantiscono gli oltre ottomila eventi trasfusionali ogni giorno effettuati nel Paese”. Dopotutto, come ricordano AVIS, CRI, FIDAS e FRATRES  “i donatori e i pazienti  non vanno in ferie”.
 
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