In caso di email inviata a più destinatari, ci si può tutelare per evitare una possibile lesione della privacy altrui? Ecco alcune precisazioni a riguardo

Anche una email inviata a più destinatari lasciando gli indirizzi di tutti “in chiaro” può costituire una lesione della privacy.

Infatti, quando si invia un messaggio di posta elettronica a più persone, inserire tutti gli indirizzi nel campo destinatario (“A:”) potrebbe essere un comportamento lesivo della dati personali altrui.

E incorrere in problemi.

Come tutelarsi, dunque?

Come stabilito dall’articolo 4 del Gdpr, sono dati personali le informazioni che riguardano una persona fisica identificata o identificabile.

Inoltre, si precisa che “si considera identificabile la persona fisica che può essere identificata, direttamente o indirettamente, con particolare riferimento a un identificativo come il nome, un numero di identificazione, dati relativi all’ubicazione, un identificativo online o a uno o più elementi caratteristici della sua identità fisica, fisiologica, genetica, psichica, economica, culturale o sociale”.

Costituisce invece una violazione dei dati personali, “la violazione di sicurezza che comporta accidentalmente o in modo illecito la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati”.

Pertanto, la email inviata a più destinatari in maniera incosciente, può costituire una violazione della privacy tale da generare l’applicazione di sanzioni.

Tale azione, inoltre, potrebbe anche determinare l’obbligo di risarcire il danno eventualmente subito dal titolare dell’indirizzo e-mail.

Per evitare queste conseguenze è consigliabile inviare il messaggio di posta elettronica a se stessi e mettere tutti i destinatari in copia nascosta, inserendo i loro indirizzi nel campo “Ccn:”.

Lo stesso problema potrebbe verificarsi in riferimento agli indirizzi di posta elettronica certificata, sebbene questi siano contenuti in pubblici elenchi.

Inviare il messaggio di posta certificata a più destinatari inserendoli nel campo “A:” non è lesivo della riservatezza dell’indirizzo.

Ciò in quanto può comunque essere agevolmente reperito da chiunque consultando gli elenchi ove lo stesso è indicato.

Tuttavia, il problema qui è il contenuto del messaggio. Se si tratta di contenuti sensibili, tale invio potrebbe essere una lesione della privacy in tal senso.

Con la p.e.c. risolvere il problema è meno semplice.

Infatti, l’invio di un messaggio in copia nascosta non genera le ricevute di accettazione e consegna e, quindi, potrebbe risultare inutile laddove le stesse siano necessarie.

Se quindi il contenuto della mail pec è sensibile, l’unica strada è quella di inviare singoli messaggi di posta elettronica certificata quanti sono i destinatari.

 

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