A Torino un intervento mini invasivo ha consentito di  salvare un piccolo paziente colpito da emiparesi sinistra

Era stato ricoverato presso l’ospedale di Novara a metà aprile per una emiparesi sinistra. La risonanza magnetica aveva documentato una ischemia dell’emisfero cerebrale di destra, causata da una restringimento dei vasi cerebrali per causa non nota.

E’ la disavventura capitata a un bambino di sei anni. Il piccolo, trasportato all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, è stato sottoposto a terapie specialistiche, che hanno permesso la stabilizzazione clinica. La sua situazione neurologica, tuttavia,  ha continuato a destare preoccupazione.

Il paziente, pertanto, è stato  sottoposto ad attento controllo neuroradiologico e  dei vasi cerebrali. Il monitoraggio ha permesso di intercettare precocemente l’aggravamento clinico e di prendere la decisione di intervenire direttamente sui vasi.

Una équipe mista multispecialistica Molinette – Regina Margherita, con un intervento mini invasivo partendo dalla zona inguinale attraverso i vasi sanguigni, ha raggiunto ed ha introdotto nei vasi cerebrali del bambino uno stent, piccola protesi metallica, simile a quello utilizzato nelle coronarie, che mantiene aperto il vaso permettendo la normale irrorazione del cervello.

L’intervento è tecnicamente riuscito ed ora il paziente presenta  un significativo e costante miglioramento delle sue condizioni.

L’ictus nei bambini è una malattia molto rara, ma con conseguenze pesanti. Le cause sono spesso ignote. Nel caso in esame probabilmente post infettive. Nei bambini, infatti, dopo malattie infettive, può verificarsi, seppur raramente, una reazione infiammatoria diretta verso strutture normali dell’organismo.

Questo caso dimostra, sottolinea una nota della Città della Salute, che se la terapia medica non è sufficiente, si può intervenire con successo. Un passo così importante richiede naturalmente competenze multidisciplinari, una équipe affiatata ed attrezzature idonee. A tal fine presso l’ospedale Infantile Regina Margherita, “si stanno raggruppando le diverse competenze in una équipe dedicata alle malattie neurologiche acute del bambino”. Il team potrà contare sulle competenze di pediatri, neuropsichiatri, neurochirurghi, ematologi, cardiologi, rianimatori e neuroradiologi.

 

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