Enel a processo per operai deceduti

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Il GUP del Tribunale di Pisa, in merito al procedimento penale relativo alla morte per amianto di un ex dipendente della centrale geotermoelettrica di ENEL a Larderello ha accolto l’opposizione dell’avvocato Ezio Bonanni alla richiesta di archiviazione e ha disposto la prosecuzione delle indagini preliminari con iscrizione nel registro degli indagati dei responsabili di ENEL..

Si apre così un nuovo procedimento penale oltre a quello relativo a tre operai deceduti per mesotelioma, con richiesta di rinvio a giudizio per il reato di omicidio colposo,  per cui ci sarà la prima udienza il 26 marzo.

Il nuovo procedimento penale relativo alla morte di B. G., si profila, quindi, come un Eternit Bis ma in questo caso senza prescrizione perché si fa riferimento, nel provvedimento del GUP, a “epoca anteriore e prossima al 31 marzo 2007”.

La centrale geotermica di Larderello ha visto l’utilizzo di amianto  per anni, e gli operai ne erano inconsapevoli. Una situazione che è fortunatamente sempre più rara ma bisogna ricordare che l’asbesto  è cancerogeno e l’esposizione ci mette a rischio mesotelioma, asbestosi e altre malattie respiratorie. L’amianto è stato dichiarato fuorilegge in Italia nel 1992 ma esistono ancora 30 milioni di tonnellate di amianto in giro per l’Italia. Se notiamo la presenza di lastre Eternit, di tettorie di amianto, di  materiale sospetto abbandonato ai lati della strada, bisogna immediatamente chiamare l’Asl o nell’ultimo caso i carabinieri che faranno intervenire i nuclei specializzati.

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