Il virus dell’epatite B è estremamente infettivo (100 volte più dell’ HIV). Basta una goccia di sangue in una vasca da bagno piena d’acqua per rendere infettiva tutta l’acqua.
(VaccinarSi) – Il virus viene trasmesso soprattutto attraverso il sangue (in un millilitro di sangue si trovano più di 1 miliardo di virioni) o i fluidi corporei (incluse le escrezioni delle ferite, lo sperma, le secrezioni vaginali e, con concentrazioni più basse, la saliva). Il sangue e la saliva (anche invisibili) sulle superfici degli oggetti possono rimanere infettivi per almeno 7 giorni.
Il virus dell’epatite B è molto resistente ai comuni disinfettanti. Per entrare nell’organismo bastano microlesioni della pelle o delle mucose (questo si chiama infezione parenterale inapparente), ovvero lesioni così piccole che non si notano nemmeno. Nei bambini l’infezione spesso non mostra segni o sintomi.
La trasmissione del virus attraverso rapporti sessuali e lo scambio di siringhe tra tossicodipendenti è la modalità di contagio più frequente tra gli adolescenti e gli adulti. I bambini invece possono essere infettati, sia durante il parto (molto più raramente già nell’utero) se la madre è sieropositiva che nella prima infanzia se convivono con un portatore sano (molti non sanno di esserlo) o hanno contatti stretti con altri bambini, soprattutto tramite un’infezione parenterale inapparente.
I meccanismi precisi della trasmissione da bambino a bambino sono sconosciuti, comunque frequenti contatti interpersonali tra la pelle o le mucose non intatte con secrezioni che contengono sangue, o forse anche saliva, rappresentano la modalità di trasmissione più probabile. Un’altra modalità di trasmissione potrebbe essere quella attraverso oggetti condivisi come guanti per lavaggio, asciugamani, rasoi o spazzolini da denti. In caso di infezione, il rischio che si cronicizzi è particolarmente alto nei bambini piccoli: nell’80 – 90% dei lattanti nel primo anno di vita, nel 30 – 50% dei bambini da 1 a 6 anni.
Invece negli adulti il rischio di diventare portatori sani è meno del 5%. La componente dell’epatite B è inserita nell’esavalente, in questo modo viene assicurato che tutti i bambini ricevono questa protezione il primo possibile, togliendo al virus il terreno per nuove infezioni. Anno dopo anno la percentuale di non immuni nella popolazione si riduce sempre di più e alla fine il virus non potrà più circolare.
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