Avvocatura, lavori in corso. L’accesso alla professione sembra un cantiere aperto in continua evoluzione, veti e proposte, dalla riforma della professione alla legge di categoria (attesa da più di cinquant’anni). Gli avvocati in questo momento sono in attesa dei decreti attuativi che disciplinano il percorso universitario e il percorso di approvazione in Parlamento, per la modifica dell’Esame di Stato, che sarà controllato direttamente dal Ministero della Giustizia.
Un sistema 2.0 pensato per per i giovani professionisti che in altri stati europei è conosciuto da tempo. Esistono infatti «provider» di servizi legali mirati ai giovani professionisti e agli studi legale che scelgono di delegare una causa ad un consulente esterno. Reti di professionisti che a New York e Londra offrono servizi legali e conferma la validità dei sistemi informatici a favore dei neo avvocati.
Il sistema informatico inoltre vigilerà sulla validità degli esami per l’accesso alla professione forense. Il sistema estrarrà a sorte i quesiti da sottoporre al candidato e selezionerà anche le domande dell’esame orale. Questo per evitare errori, brogli e che i numeri dei promossi siano troppo elevati, come negli anni scorsi, in una vera ondata di iscritti all’Albo. Oltre 247 mila avvocati costretti ad essere decimati anche in questo modo, o semplicemente per aver dichiarato redditi troppo bassi.