Sostituiranno gli studi di settore con una metodologia statistico-economica che stabilisce il grado di affidabilità dei contribuenti

L’Agenzia delle Entrate ha presentato i nuovi Indici sintetici di affidabilità (Isa) fiscale che sostituiranno gli studi di settore dando vita a un nuovo rapporto tra Fisco e contribuenti. Dal prossimo anno, imprese e professionisti potranno avere un riscontro trasparente della correttezza dei propri comportamenti fiscali attraverso una nuova metodologia statistico-economica che stabilirà il grado di affidabilità/compliance su una scala da 1 a 10.
Gli Isa sono formati da un insieme di indicatori elementari di affidabilità e di anomalia. I primi valutano l’attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale, tipici per il settore e/o per il modello organizzativo di riferimento; i secondi, invece, valutano incongruenze e situazioni di normalità/coerenza del profilo contabile e gestionale che presentano carattere atipico rispetto al settore e al modello organizzativo cui sono riferiti.
I contribuenti che risulteranno “affidabili” avranno accesso a significativi benefici secondo un meccanismo di premialità che prevede, tra l’altro, anche l’esclusione o la riduzione dei termini per gli accertamenti. I primi 70 Isa dovrebbero essere approvati entro dicembre 2017 e i restanti 80 entro il 2018.
Al momento sono in dì fase di sperimentazione gli indicatori relativi a otto settori economici (commercio all’ingrosso di macchine utensili; commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori; amministrazione di condomini, gestione di beni immobili per conto terzi e servizi Integrati di gestione agli edifici; attività degli studi di ingegneria; fabbricazioni di calzature, parti e accessori; produzione e commercio al dettaglio di prodotti di panetteria; manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori; servizi di ristorazione commerciale).
A partire dalla annualità di imposta 2017 saranno operativi 70 Isa che riguarderanno circa un milione e mezzo di contribuenti. Di questi 29 saranno sviluppati per il settore del commercio, 15 per le manifatture, 17 per i servizi e 9 per i professionisti. Per il periodo d’imposta 2018 anche i contribuenti che rientrano nei restanti 80 settori economici avranno a disposizione questo nuovo strumento.
Gli esperti delle Entrate hanno inoltre dato parere favorevole ad alcuni correttivi per il periodo di imposta 2016, tra cui l’aggiornamento della territorialità e dei nuovi valori soglia dell’indicatore di coerenza “Costo per litro di benzina o gasolio consumato durante il periodo d’imposta”, che interessa il trasporto di merci su strada e i servizi di trasloco.

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