Il fenomeno dei furti di farmaci comporta gravi conseguenze sull’organizzazione sanitaria. Creazzola: alzare i livelli di attenzione

I furti di farmaci sono una realtà in recrudescenza non interessano solamente la fase del trasporto nella supply chain. Essi ma vengono sempre più perpetrati ai danni di farmacie ospedaliere e dei servizi farmaceutici territoriali delle aziende sanitarie. Il tutto con gravi conseguenze sull’organizzazione sanitaria.

E’ quanto affermato da Simona Serao Creazzola, presidente SIFO (Società italiana di farmacia ospedaliera), intervistata durante la trasmissione radiofonica in diretta ‘6 su Radio 1’.

La rappresentante dell’Associazione ha evidenziato come il fenomeno impatti sulla sicurezza delle cure, per perdita della tracciabilità e mancanza della garanzia di corretta tenuta dei farmaci. Ma anche sulla disponibilità stessa dei farmaci per i pazienti cui erano destinati.

Spesso, sfruttando l’opportunità del Parallel Trade questi farmaci passano attraverso Paesi extracomunitari per aggirare le norme di controllo europee. Successivamente vengono rivenduti a Paesi dove costerebbero di più o non sono concedibili a carico del sistema sanitario.

Si tratta normalmente di farmaci costosi e innovativi, in buona percentuale oncologici.

Creazzola ha poi sottolineato come la SIFO sin dal 2014 abbia iniziato a collaborare con Aifa e con i Nas, per arginare e controllare il fenomeno. L’obiettivo è quello di aumentare i livelli di condivisione delle informazioni e fornire alle amministrazioni strumenti per superare i limiti strutturali favorenti i furti.

Al riguardo i farmacisti SIFO hanno espresso un Decalogo congiunto SIFO-Nas di azioni preventive e correttive. A questo sono state affiancate due pubblicazioni per indicazioni e Linee Guida sulla sicurezza delle Farmacie ospedaliere concordate anche con l’industria e le Assicurazioni. Tra le altre iniziative adottate figura anche un tool on-Line di autovalutazione sulla sicurezza e attività di sensibilizzazione per direzioni strategiche e per favorire la segnalazione dei furti.

La SIFO ribadisce quindi l’intenzione di mantenere queste sinergie consapevole del ruolo dei farmacisti per favorire un approccio al problema secondo una prospettiva di sistema.

“L’attuale recrudescenza di furti – ha rimarcato Creazzola – richiede di alzare i livelli di attenzione da parte degli operatori sanitari sui livelli di sicurezza”. Inoltre, occorre “aumentare la sensibilità sui fenomeni distorsivi, nonché contribuire a garantire e incrementare la tracciabilità dei farmaci in ottemperanza alle norme”.

Per la SIFO, dunque, è necessario “che le direzioni strategiche siano fortemente sensibili investendo non solo sull’adeguamento strutturale, ma anche sugli aspetti organizzativi”.

 

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