Sono trascorsi 5 giorni dall’incendio che ha messo fuori uso il terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino e fatto cancellare più di 250 voli.
Per chi doveva partire in questi giorni, il viaggio è stato un calvario. Anche se le informazioni fornite dagli addetti dell’aeroporto erano puntuali, gli eventi si sono succeduto così repentinamente e il traffico del week end così intenso che i disagi sono stati inevitabili.
Non solo: ogni compagnia sta agendo individualmente per i propri passeggeri, in genere modificando il volo o rimborsando interamente il prezzo del biglietto per il volo non usufruito.
Cosa accade per i voli low cost? E sarà prevista una forma di risarcimento per spese sostenute (prenotazione e pagamento anticipato di hotel, auto a noleggio, altre voci di spesa) e non rimborsabili? Cosa coprirà l’assicurazione dell’aeroporto?
Per tutti i cittadini che hanno subito una cancellazione del volo, ritardi, disservizi, continui rinvii: c’è la possibilità di ottenere un risarcimento dei danni, per un valore che va anche oltre il semplice rimborso del volo. Lo dicono i nostri esperti medicolegali.
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«Ci sono dei costi che esulano il singolo prezzo del biglietto o di un albergo che non si può disdire. E sono costi relativi alle motivazioni dei singoli viaggi di ogni persona rimasta intrappolata nei ritardi e nelle cancellazioni di Fiumicino – è il parere della nostra esperta medicolegale Patrizia Barzellotti – Un modo per ottenere tale risarcimento, più ampio del costo del singolo biglietto c’è ed è chiedere che vengano riconosciuti tali danni. Numerosi professionisti, ad esempio, hanno dovuto rinviare per ben tre giorni un viaggio di lavoro. E ancora lunedì c’erano disfunzioni e ritardi. In ogni caso potrebbe anche essere il caso di approntare azioni extragiudiziali per trovare accordi economici con la società che gestisce l’aeroporto, cioè Adr. L’azione che riunisce più soggetti, quindi, sarà più efficace, anche in vista di eventuali trattative».
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Leggi qui il parere dell’esperto legale di Responsabile Civile.