In base a uno studio realizzato dall’Anmil, l’8,2% delle casalinghe italiane è coinvolta in incidenti domestici. Le lesioni più frequenti sono le fratture

Sono circa 600.000 le casalinghe coinvolte ogni anno in incidenti domestici: l’8,2% del totale delle casalinghe presenti nel nostro Paese. È quanto emerge dallo studio “Faccende pericolose” realizzato dall’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (Anmil).
La  ricerca accende i riflettori su importanti aspetti legati ai rischi e agli infortuni in ambito domestico. “Un tema che in ottica femminile – afferma l’Associazione – abbiamo voluto mettere in luce per richiamare l’attenzione sulle modifiche recentemente apportate dalla Legge di bilancio 2019 alla normativa che nel 1999 ha istituito l’assicurazione contro gli infortuni domestici”.

Secondo lo studio l’ambiente più a rischio per la casalinga è la cucina.

E’ qui, infatti, che si verifica il 63% degli incidenti. Altri ambienti a rischio per la casalinga sono: la camera da letto (dove si verifica il 10% degli incidenti), il soggiorno (9%) e le scale (8%). L’8% degli incidenti delle casalinghe avviene in bagno, generalmente a seguito di caduta sulle superfici scivolose dei sanitari (vasca, doccia) e del pavimento.
Relativamente alle lesioni: quella più diffusa tra le casalinghe è la frattura (36% del totale). Le ustioni, provocate in genere da pentole, fornelli, ferro da stiro, olio bollente o acqua/vapore bollente ecc. sono alla base del 18,5% degli incidenti delle casalinghe.
Le ferite da taglio o punta causate da coltelli o altri oggetti taglienti presenti in casa, rappresentano il 15% degli incidenti occorsi alle casalinghe (circa 90.000 casi l’anno). Le parti del corpo di gran lunga più colpite sono gli arti superiori e inferiori. Nello specifico, l’81,2% degli incidenti provoca conseguenze a danno di gambe, braccia, mani o piedi; l’11,8% degli incidenti interessa invece la testa.
Una recente stima epidemiologica effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità valuta in circa 8 miliardi di euro l’anno i costi diretti e indiretti per la collettività derivanti dagli incidenti domestici.
 
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