Infermieri. Lettera aperta al Ministro Lorenzin

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Pubblichiamo di seguito la lettera aperta, diffusa da Ipasvi, che un giovane infermiere ha deciso di indirizzare al Ministro Lorenzin: ” Stiamo aspettando che il ministero che lei rappresenta ci renda giustizia, anzi ci renda un lavoro che ci permetta di mantener fede al giuramento fatto ai cittadini”

“Caro Ministro, sono un infermiere dottorando di ricerca che – come fanno tutti i sognatori – ha deciso di credere in un sogno chiamato Istruzione e Professione. Sono figlio del blocco del turnover. Quel blocco che sta strangolando il sistema sanitario Nazionale fin dalle sue fondamenta: i professionisti che lo compongono.” Inizia così la lettera firmata da Francesco Scerbo che si può leggere per intero, in allegato, indirizzata al Ministro Lorenzin intervenuta martedì sera alla trasmissione Ballarò e a cui partecipava anche il giovane infermiere.

“La storia del “Noi formiamo quanti professionisti ci chiede la Sanità”- commenta Scerbo in riferimento alle parole del Ministro pronunciate in trasmissione–  mentre poi non veniamo messi nelle condizioni di far concorsi dando colpe di tizio, caio, sempronio problema, mi permetto di dire, che è uno slogan troppo consumato per poter avere presa sul nostro umore.”

E continua: “Decantiamo il sistema sanitario nazionale con spillette e riconoscimenti ma facciamo finta di non vedere che, mentre tutto questo avviene, c’è un pezzo d’Italia che sta andando via, non per scelta ma per esigenza.”

“Ormai sono migliaia- scrive ancora nella lettera- i miei coetanei e colleghi che, portandosi dietro emozioni e dubbi, paure e aspettative, partono con un biglietto di solo andata. Ci sono tanti nostri coetanei che per realizzarsi devono lasciare casa e famiglia. Stiamo mandando via un pezzo d’Italia pensante che sta andando a sistemare il sistema sanitario di altre nazioni. Stiamo diventando la cantera (termine calcistico caro a Matteo Renzi) dell’Inghilterra o la Germania di turno.”

“Gli infermieri Italiani – precisa- vanno a Londra, Monaco o altrove perché in Italia non c’è lavoro. Gli infermieri italiani neolaureati vanno a Londra perché in Italia, dentro gli ospedali, quelli che ci stanno, effettuano turnazione h24 con l’età media ormai a 56 anni. Ecco le cose che avrei voluto chiederLe ministro, deluso dalla Sanità d’oggi ma ancora innamorato della mia professione. Stiamo aspettando tutti fiduciosi che le Sue parole abbiano seguito e siano tramutate in stabilizzazioni e concorsi. Stiamo aspettando. Aspettando che il ministero che lei rappresenta ci renda giustizia, anzi ci renda un lavoro che ci permetta di mantener fede al giuramento fatto ai cittadini…”

“Le chiedo-conclude infine Scerbo- se ne avesse la possibilità, un incontro con dei giovani infermieri che, come me, si trovano in queste situazioni, per comprendere meglio dalla loro voce il disagio che sentono per rispettare ciò in cui credono e la preoccupazione di non poter avere la serenità di assistere come la professione richiede.”

Lettera di un giovane infermiere al Ministro Lorenzin – testo integrale

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