Ammonta a circa 90 mila euro il risarcimento disposto dalla Corte territoriale di Palermo in favore di un paziente per una infezione batterica contratta in ospedale nel 2009 ad Agrigento
La Corte di appello di Palermo, in riforma della sentenza di primo grado, ha condannato l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento a versare circa 90 mila euro a un paziente, a titolo di risarcimento per il danno, patrimoniale e non patrimoniale, subito a causa di una infezione batterica contratta in ospedale.
La vicenda oggetto della causa risale al 2009. In base a quanto riportato da Agrigento notizie, l’uomo, oggi 63enne, era stato ricoverato nel nosocomio del capoluogo di provincia siciliano in seguito a un sinistro stradale in cui aveva riportato la frattura della rotula, un trauma cranico e altre lesioni. Durante la degenza, tuttavia, avrebbe contratto un infezione che gli avrebbe comportato dei problemi ossei, con conseguenti altri ricoveri.
A distanza di quattro anni l’uomo aveva deciso di agire in giudizio nei confronti della Asp per ottenere il ristoro dei danni patiti, contestando la condotta dei medici, i quali – secondo l’ipotesi attorea – avrebbero sottovalutato gli evidenti sintomi dell’infezione. L’ente, attraverso il proprio difensore, si era difeso negando invece la sussistenza di un nesso causale fra la condotta del personale sanitario e i problemi di salute che avevano afflitto il paziente per anni in seguito a quel ricovero. Al danneggiato, peraltro, era stato contestato anche di avere sottovalutato i postumi della degenza tanto da presentarsi in ritardo a una visita di controllo.
Il Tribunale aveva riconosciuto al 63enne una cifra inferiore ai 4 mila euro. Nei giorni scorsi, il Collegio distrettuale ha invece stabilito un risarcimento ben superiore.
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