Effettivamente quando si parla di CTU al sottoscritto viene lo sconforto in quanto in ambito della responsabilità medica rappresenta un vero mezzo di prova atto ad accertare fatti capitali per il giudizio.

E’ proprio per questa sua importanza che voglio iniziare questa “simpatica” rubrica con una polemica a riguardo della competenza e del comportamento (direi piuttosto frequente) dei consulenti tecnici medici nominati dai Giudici.

In questi ultimi dieci anni di girovagare per l’Italia a “valutare” casi clinici di Malpractice medica mi sono ritrovato difronte a consulenti che spesso non conoscevano l’ABC della medicina legale e questo anche a causa della non attenta nomina da parte dei Giudici di specialisti di varie branche della medicina che di medicina legale sanno poco o niente ovvero sanno solo “per sentito dire”!

Insomma si va da consulenti che non iniziano le operazioni peritali se non hanno il pagamento dell’acconto concesso dal Giudice e…poi consegnano le bozze con decine di giorni di ritardo senza darne comunicazioni alle parti e al giudice (istanze) o se lo fanno si inventano motivi di complessità che in verità non esistono o problemi di salute non accertabili o carichi di lavoro gravi, non avendo neanche la dignità, però, di evitare di depositare richieste di parcelle a saldo della prestazione (sic!), a consulenti che non hanno chiari i concetti di:

  • onere della prova (deducendo su responsabilità o NON responsabilità in netto contrasto sulla ricostruzione dei fatti);
  • criteri probatori e nesso di causalità (deducendo sull’assenza di rilevanza penale senza aver ricostruito percorsi controfattuali a sostegno o addirittura escludendo il nesso di causa civile in contrasto con il criterio della possibilità scientifica da inadempimento e danno da risarcire);
  • incidenza della concause naturali e delle preesistenze (deducendo su abbattimenti del danno finale senza adeguata motivazione e prova della vera incidenza sulla disfunzionalità accertata);

Insomma in questa rubrica di “saggia e sconfortante” polemica cercherò di divertire i colti che, invece, la medicina legale la conoscono e di stimolare i Giudici a prendere posizione sui consulenti che non hanno capacità adeguate a svolgere l’incarico ricevuto. Infatti verranno pubblicate consulenze “sconvolgenti” affinchè si possa accendere un dibattito tra gli attori del settore medicolegale e giuridico e si possa stimolare presto la morale di chi dovrebbe astenersi da svolgere questi delicati incarichi.

Dott. Carmelo Galipò

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui