Il Sindacato auspica che con la presentazione delle linee programmatiche si dia un impulso definitivo all’approvazione del ddl contro la violenza a medici e sanitari

“Bene le risorse per Fondo Sanitario Nazionale e per il Patto per la salute. Ma, l’approvazione di quest’ultimo, con lo slittamento al 31 dicembre 2019 non deve essere l’occasione di trattative al ribasso sulle risorse previste. Così come l’abolizione del super ticket sulle prestazioni specialistiche deve rappresentare il primo passo verso una rivisitazione della compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria. Con un riesame della compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, le strutture pubbliche del SSN possono ridiventare concorrenziali verso le strutture private, in maniera tale da richiamare i soggetti paganti che fungono da ulteriore finanziamento al FSN”. Così il Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani, Pina Onotri, sulle linee programmatiche presentate giovedì scorso dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, alle Commissioni riunite Affari Sociali della Camera e Igiene e Sanità del Senato.

“In questi anni – aggiunge Onotri – il sistema pubblico ha esternalizzato servizi ad alta redditività, ma che richiedono bassi investimenti”. Per la rappresentante sindacale, dunque, occorre invertire la tendenza per richiamare capitali che vadano a sovvenzionare la complessità delle prestazioni.

“Per questo –sottolinea – ci attendiamo che la prossima Legge di Bilancio 2019 e il suo collegato fiscale siano coerenti rispetto agli intendimenti del Ministro della Salute”.

Lo SMI attende poi la stessa chiarezza anche sul regionalismo differenziato. “Non possiamo permettere – prosegue Onotri – che per questa strada, si cambi il rapporto di lavoro del medico di medicina generale con il SSN, che oggi è di tipo parasubordinato, con un rapporto di tipo privatistico”. Il riferimento, in particolare, è al tentativo di attuazione di quest’ultima soluzione da parte della Regione Veneto.

“La mia parte sindacale, inoltre, non è insensibile – evidenzia ancora Onotri – all’allarme per la forte carenza di medici specialisti e medici di medicina generale. Per questo ci attediamo, anche, dal Ministro Speranza passi concreti che favoriscano una riforma strutturale della formazione per i medici, per superare l’imbuto formativo e dare un assetto diverso all’accesso alla professione, istituendo la scuola di specializzazione per i medici di medicina generale”.

Il Sindacato, infine, auspica che con la presentazione delle linee programmatiche si dia un impulso definitivo all’approvazione del disegno di legge contro la violenza a medici e a sanitari, varato al Senato della Repubblica e adesso in discussione alla Camera dei Deputati.

“Nel Paese – afferma Onotri – è quanto mai necessario individuare misure di prevenzione e di contrasto per gli atti di violenza a danno degli esercenti le professioni sanitarie e mediche nell’esercizio delle loro funzioni, che ormai con frequenza costante mettono a serio pericolo l’incolumità fisica e professionale della categoria. E’ una questione di civiltà – conclude – per tutelare i sanitari e i medici, garantendo, in serenità, l’accesso  alle cure per tutti i cittadini del nostro Paese”.

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