E’ il parere dell’Avv. Sergio Di Amato, secondo il quale i termini di prescrizione decennale per i medici ex specializzandi decorrerebbero a partire dal 2011
La possibilità di rimborso per i medici ex specializzandi che non hanno ricevuto la corretta remunerazione durante la scuola di specializzazione in Medicina, non sarebbe chiusa.
I termini di prescrizione decennale, secondo il parere dell’Avv. Sergio Di Amato, già presidente della Terza Sezione civile della Corte di cassazione, scadrebbero nel 2021. Solamente dal 2011, infatti, lo Stato “ha messo a disposizione dei soggetti lesi dal suo inadempimento un sufficientemente certo e perciò effettivo rimedio giurisdizionale”.
L’inadempimento è quello relativo alla violazione delle direttive Ue in materia (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE).
Nel suo parere, l’ex magistrato chiarisce che “in assenza di sentenze e normative chiare ed univoche sulla posizione dei medici immatricolati dal 1978 in poi, non si è formata la certezza del diritto necessaria per il decorso della prescrizione”.
Una situazione di grave incertezza riconducibile allo Stato legislatore, “che ha pervicacemente disatteso i suoi obblighi anche quando ha emanato leggi espressamente definite di adempimento”. Ma anche “ai tempi occorsi alla giurisprudenza nazionale per pervenire ad una definizione del rimedio ed anche all’Avvocatura dello Stato, anch’essa tenuta all’obbligo di leale collaborazione, la quale ha sollevato eccezioni di ogni tipo”.
Il parere di Di Amato prefigura dunque una nuova ondata di ricorsi nei confronti dello Stato.
Il pool di avvocati di Consulcesi ha già annunciato una nuova azione collettiva “per dare a tutti i medici l’opportunità di far valere il loro diritto”. Le casse erariali potrebbero essere sottoposte a ulteriori e salati esborsi. Il tutto, peraltro, aggravando ulteriormente il lavoro dei già oberati tribunali italiani.
Nella scorsa legislatura sembrava si potesse individuare una soluzione politica alla vicenda. Il ddl 2400 aveva previsto la possibilità di porre fine alla vertenza mediante un accordo transattivo. L’iter del provvedimento, tuttavia, si è poi bloccato e la norma non è mai venuta alla luce.
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