I camici bianchi sono accusati di omicidio colposo in relazione al decesso di una donna di 38 anni, morta dopo un parto cesareo nel 2019; fatale per la neomamma, scomparsa dopo un ricovero ospedaliero di tre mesi, sarebbe stato il ritardo dei sanitari nel trattare una improvvisa emorragia
Tre medici dell’ospedale le Scotte di Siena andranno a processo per il decesso di una donna di 38 anni, di origini straniere ama residente da 15 anni nel nostro Paese, morta dopo un parto cesareo e un ricovero ospedaliero di tre mesi nel giugno del 2019. L’ipotesi di reato contestata ai professionisti è di omicidio colposo.
Le indagini – come riferisce RadioSienaTV, avevano preso il via in seguito alla denuncia presentata dai familiari della vittima, che si erano rivolti all’Autorità giudiziaria nel dubbio che la tragica scomparsa della loro congiunta potesse essere ascritta all’imperizia del personale medico.
Il pm titolare del fascicolo aveva inizialmente iscritto nel registro degli indagati i nomi di sei operatori sanitari. Dall’incidente probatorio svoltosi lo scorso maggio, alla presenza di tecnici e periti, era emerso che il decesso sarebbe ascrivibile al ritardo nel trattare un’improvvisa emorragia.
Da lì la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica nei confronti di tre dei medici coinvolti nell’inchiesta, tra i quali un anestesista, mentre è stata archiviata la posizione di tre cardiologi.
Secondo quanto riportato da RadioSienaTV, inoltre, la famiglia intende avviare nei confronti della struttura ospedaliera una causa civile per il risarcimento del danno subito.
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