Sequestrata la documentazione clinica e disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso di un’ottantenne morta dopo un ricovero di sei giorni in ospedale nel capoluogo pontino; iscritti nel registro degli indagati i nomi di nove operatori sanitari

La Procura di Latina ha aperto un fascicolo sul decesso di una paziente di 80 anni, morta dopo un ricovero di sei giorni nel nosocomio del capoluogo di provincia pontino. Le indagini hanno preso le mosse dalla denuncia presentata dai parenti della vittima, secondo i quali – come riporta Latina Oggi – la loro congiunta non sarebbe stata trasferita in un altro reparto per mancanza di posti letto.

La donna sarebbe giunta in ospedale in condizioni delicate a bordo di un’ambulanza del 118 dopo aver accusato un malessere; era debole e aveva vomitato prima del trasporto presso la struttura sanitaria.

Nel corso della degenza le sue condizioni sarebbero gradualmente peggiorate, sino al decesso.

Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, al fine di fare piena luce sulla vicenda, ha disposto il sequestro della documentazione clinica e ha nominato un medico legale per lo svolgimento dell’autopsia, dal quale si attendono risposte circa le cause della morte nonché su eventuali responsabilità in capo al personale che ha avuto in cura la paziente. Gli esiti sono attesi entro sessanta giorni.

In vista dell’esame necroscopico, intanto, sono stati iscritti nel registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, i nomi di nove operatori sanitari; un atto dovuto per consentire loro di partecipare agli accertamenti peritali attraverso la nomina di propri consulenti.

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