La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta sul decesso di un uomo di 72 anni che, secondo quanto denunciato dalla famiglia, sarebbe morto dopo tre ore di attesa in Pronto soccorso

Sarebbe morto dopo tre ore di attesa al Pronto soccorso dell’ospedale di Lecce. E’ quanto denunciato dai familiari di un uomo di 72 anni, originario della provincia del capoluogo salentino.
Stando al racconto del figlio, riportato dagli organi di stampa locale, la vittima era stata portata in ambulanza presso il nosocomio ‘Vito Fazzi’ già il giorno antecedente il decesso. Accusava difficoltà respiratorie e battiti irregolari. Tenuto in osservazione per alcune ore, era poi stato dimesso in nottata.

L’indomani mattina l’uomo, tuttavia, aveva avuto un altro malore, tanto forte da fargli perdere la cognizione di dove si trovasse.

Da qui la nuova corsa in ospedale, a bordo di un mezzo del 118. Giunto presso la struttura sanitaria però – come riferisce il Corriere salentino – sarebbe stato tenuto per tre ore in una zona chiamata ‘Stanzeria’, riservata all’osservazione dei pazienti. Il tutto nonostante le continue sollecitazioni dei parenti a intervenire in virtù del precario stato di salute del loro congiunto.
Dopo aver accusato un mancamento, l’anziano sarebbe stato immediatamente trasferito in una sala denominata “Bonifica”. Poco dopo è sopraggiunto il decesso.
Il figlio ha quindi presentato una denuncia querela presso il posto di polizia fisso del presidio ospedaliero. Il pubblico ministero di turno ha quindi aperto un fascicolo sul caso. L’obiettivo è chiarire se vi siano state negligenze da parte del personale sanitario e se la tragedia potesse essere evitata. A tal fine nelle prossime ore dovrebbe essere disposto l’esame necroscopico sul corpo del 72enne.
 
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