Respinta dal Gip di Cassino la richiesta di archiviazione dell’inchiesta che vede indagati sei medici per il decesso di un neonato, morto nella culla del nido in ospedale nel 2017

Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cassino ha disposto l’imputazione coatta per sei medici, i cui nomi erano finiti nel registro degli indagati della Procura in seguito al decesso di un neonato nel luglio del 2017. Il piccolo, che si trovava nel nido del reparto di pediatria dell’ospedale di Sora, era stato trovato morto nella culla, appena quattro giorni dopo essere venuto al mondo.

La magistratura, in seguito alla denuncia presentata dai genitori ai carabinieri, aveva aperto un fascicolo sul caso con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, disponendo il sequestro della documentazione clinica e lo svolgimento dell’esame autoptico, al fine di chiarire le cause della tragica scomparsa.

A distanza di quattro anni il Gip, nell’accogliere l’opposizione dei legali della famiglia alla richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico ministero, ha chiesto a quest’ultimo di formulare il capo di imputazione nei confronti dei camici bianchi.

Il Giudice ha infatti rilevato un “inconciliabile contrasto” tra le perizie presentate. L’esperto incaricato dalla Procura, infatti, sostiene la tesi della Sids, ovvero la “cosiddetta morte improvvisa del lattante”, senza ravvisare dunque alcuna responsabilità in capo al personale sanitario. Nella consulenza di parte, invece, si fa riferimento – come riporta il Messaggero – al fatto che il bimbo “fosse affetto da distress”, come emergerebbe anche dalla cartella clinica, e che dunque “necessitava di un immediato trasferimento” in una struttura di neonatologia più attrezzata. Al proposito il Gip ha evidenziato come i sanitari, “a conferma di tale preoccupazione” avrebbero chiesto per due volte l’elettrocardiogramma con monitoraggio tramite cardiosaturimetro; inoltre, a suo avviso, “sarebbero stati omessi” accertamenti di laboratorio sul piccolo paziente, quali quello per la glicemia. Da li la decisione di rigettare la richiesta di archiviazione ritenendo indispensabili altre verifiche.

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