La vicenda all’ospedale di Scorrano, dove muore un paziente nel reparto di psichiatria. Il 47enne, deceduto il 10 agosto, era ricoverato dal giorno prima
Il dramma si consuma nella mattinata del 10 agosto scorso, all’ospedale di Scorrano, nel Salento, quando muore un paziente nel reparto psichiatria. Come riporta il Corriere Salentino, per il decesso dell’uomo sono ora indagati 5 medici, in servizio nel reparto. A perdere la vita – per ragioni da accertare – un 47enne di Lecce. I nomi dei camici bianchi, finiti nel registro degli indagati con l’accusa di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario, compaiono nell’avviso di conferimento dell’incarico dell’autopsia che la pm Maria Consolata Moschettini conferirà martedì 17 agosto al medico legale Roberto Vaglio. In quell’occasione gli indagati e i familiari della vittima potranno nominare un proprio consulente di parte. Sono stati proprio i parenti del deceduto a dare impulso alle indagini, con una denuncia-querela depositata presso la stazione dei carabinieri di Scorrano. Il 47enne era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale nella giornata di lunedì 9 agosto per una rimodulazione della terapia in corso. Con i suoi familiari, il paziente si era sentito per telefono intorno alle 19 e palesava difficoltà a pronunciare le parole. Nella denuncia si afferma che aveva una voce impastata probabilmente per gli effetti dei farmaci sedativi. Secondo l’esposto, sarebbe dovuto rimanere qualche giorno anche se non sembravano esserci problemi particolari. L’elettrocardiogramma, a cui si era sottoposto al momento del ricovero, non avrebbe presentato anomalie. Ma la situazione sarebbe precipitata martedì 10 agosto. Il padre dell’uomo è stato informato per telefono della morte del figlio. Nella denuncia si specifica: al genitore sarebbe stato riferito che il personale, recandosi nella stanza del paziente, quest’ultimo non respirava più ed era ormai in arresto cardiaco. E che subito dopo sarebbe stato chiesto l’immediato intervento del medico rianimatore. Alle indagini della Procura di Lecce, adesso, spetta il compito di fare chiarezza sulla vicenda.
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