Napoli, l’allarme dei medici: «per Natale cittadini a rischio assistenza»

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Dal Cardarelli all’Ascalesi, passando per il San Paolo, il San Gennaro e tutti gli altri ospedali di Napoli la situazione è complessa. La carenza di personale infatti non risparmia nessuna struttura, e sono già molti i nosocomi dove l’attività operatoria è stata ridotta all’osso.

Questa la situazione in vista di un Natale “scuro” sotto il profilo della sanità e dell’assistenza. Come raccontato da Il Mattino.it, i reparti degli ospedali sono pieni di barelle nei corridoi e i medici hanno difficoltà a coprire i turni di lavoro. I medici fanno sapere: «c’è la possibilità che nelle ormai festività natalizie la sanità cittadina possa paralizzarsi».

«Se si continua su questa strada a Natale i napoletani rischiano di trovarsi senza cure». È l’allarme lanciato dai medici Luigi Sparano e Corrado Calamaro, ai vertici della Fimmg Napoli. «Mai come oggi – spiegano in una nota – siamo preoccupati per quanto potrà accadere durate le feste, la riduzione degli straordinari (in applicazione della Legge 161/14) ha creato una situazione gravissima. Gli ospedali sono in allarme per la carenza di personale, e forse l’opinione pubblica non è consapevole del fatto che andando avanti così si potrà garantire a stento l’assistenza».

«Da un’analisi interna sulla riduzione delle prestazioni ambulatoriali – si sottolinea – sulle carenze ospedaliere e sui tentativi di far cadere gli effetti della 161/14 anche sui camici bianchi deputati alla continuità assistenziale, i medici di Medicina Generale avvertono sulla possibilità, più che concreta, che nelle ormai imminenti festività natalizie la sanità cittadina possa paralizzarsi».

«Ci risulta – dicono i vertici della Fimmg Napoli – che in molti ospedali cittadini sia già avvenuta una drastica riduzione degli interventi di elezione. In alcune strutture si è arrivati a tagliare le sedute operatorie del 70% quasi. Un vero dramma se si considera che a rischio ora c’è anche la continuità assistenziale garantita dalla guardia medica. I vertici della Fimmg Napoli avvertono infatti che ormai dallo scorso 25 novembre si sta cercando di coinvolgere i medici di continuità assistenziale nella questione che riguarda il ridimensionamento degli straordinari».

«Ora più che mai – concludono Luigi Sparano e Corrado Calamaro – si dovrebbe potenziare questo servizio, invece si rischia il blocco. Le norme entrate in vigore nelle scorse settimane sono rivolte esclusivamente al personale dipendente: non coinvolgono quindi i medici di continuità assistenziale che sono liberi professionisti convenzionati con le Asl».

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