All’ospedale Mauriziano di Torino inventata e sperimentata una applicazione per monitorare il dolore e i parametri vitali del neonato

Inventato un innovativo metodo con tecnologia wireless tramite app e smartphone per monitorare il dolore ed i parametri vitali del neonato. Il sistema è stato sperimentato con successo all’ospedale Mauriziano di Torino.

Si tratta di un risultato frutto della collaborazione tra medici ed infermieri pediatrici, ingegneri dell’Istituto Superiore Mario Boella, statistici del Dipartimento di Matematica ed epidemiologi del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università degli Studi di Torino.

I neonati, soprattutto se nati prima del termine e ricoverati in Terapia Intensiva, rappresentano purtroppo una categoria di pazienti pediatrici spesso sottoposti a procedure dolorose. L’incapacità dei bambini molto piccoli di comunicare verbalmente rende particolarmente difficile valutare l’entità del dolore provato da questi pazienti.

Riconoscere e di conseguenza trattare adeguatamente il dolore nel neonato è necessario non solo per motivazioni etiche. Studi scientifici dimostrano, infatti, che il dolore ripetitivo in una fase precoce dello sviluppo del sistema nervoso possa comportare effetti dannosi a breve e lungo termine.

In letteratura sono state validate negli anni scale “algometriche” che guidano i medici e gli infermieri pediatrici nella rilevazione del dolore nel neonato. I clinici dovrebbero essere “allenati” a cogliere i segnali di dolore e a oggettivarli attraverso punteggi.

Dati di letteratura, tuttavia, evidenziano come i professionisti abbiano difficoltà ad applicare la valutazione del dolore secondo le scale “tradizionali” nella pratica clinica-assistenziale quotidiana. Il reale impiego delle scale algometriche, inoltre, risulta estremamente ridotto (un uso sistematico è riportato solo nell’11-35% delle Terapie intensive neonatali).

Le criticità maggiori sono legate alla scarsa oggettività e ripetibilità della valutazione, strettamente dipendente dall’esperienza dell’operatore sanitario. Complicano la situazione anche il numero di parametri vitali del neonato che è necessario monitorare contemporaneamente, e il dispendio di tempo che la pratica comporta per il clinico.

Presso la Neonatologia dell’ospedale Mauriziano è stato avviato un progetto per realizzare un sistema automatico e non invasivo per rilevare oggettivamente il dolore neonatale.

Basato su tecniche di analisi della mimica facciale, il sistema consente contemporaneamente di misurare la saturazione di ossigeno, la frequenza cardiaca e la frequenza respiratoria. Il tutto avviene senza alcun fastidio per il neonato, attraverso la videoregistrazione del volto e delle smorfie facciali con una telecamera. La ripresa avviene in prossimità dell’incubatrice o del fasciatoio, dove vengono eseguite le procedure dolorose come i prelievi di sangue per i neonati non prematuri.

Il medesimo algoritmo potrà essere facilmente implementato per utilizzo attraverso app e smartphone al letto del piccolo paziente in ospedale o addirittura a domicilio. I risultati preliminari del progetto sono stati presentati al Congresso Internazionale di Ricerca Bioinformatica tenutosi a Barcellona, ricevendo il Premio come migliore contributo scientifico.

 

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