Approvato  in Finanziaria l’emendamento sulla pubblicità sanitaria che esclude ogni elemento promozionale e suggestionale nelle comunicazioni di iscritti e società di iscritti agli ordini

Le comunicazioni di strutture private di cura e di iscritti agli Ordini dovranno contenere solo “informazioni funzionali all’oggetto di garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari”. E’ quanto prevede l’emendamento sulla pubblicità sanitaria approvato dalla Commissione Bilancio della Camera nell’ambito della Legge Finanziaria. Il provvedimento, secondo il presidente dell’Associazione Italiana Odontoiatri, Fausto Fiorile, testimonia “la volontà di cambiare direzione in questo paese, a tutela dei cittadini”.

Stop, dunque, agli sms ai consumatori e agli spot a colpi di tariffe stracciate. Il testo esclude, infatti, ogni elemento promozionale o suggestionale. Il tutto – sottolinea Fiorile – “nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente, a tutela della salute pubblica, della dignità della persona ed al suo diritto ad una corretta informazione sanitaria”.

In caso di violazioni gli Ordini potranno procedere in via disciplinare e segnalare al Garante delle comunicazioni Iscritti e Società di Iscritti per eventuali sanzioni.

Infine, tutte le strutture dovranno dotarsi di Direttore sanitario, iscritto all’Albo dove hanno sede operativa, entro 120 giorni dalla pubblicazione della legge.

Il testo dell’emendamento non è l’originale. E’ infatti stata cassata la norma che prevedeva il controllo preventivo degli Ordini provinciali sui messaggi degli iscritti. “Sussiste però la possibilità di un controllo a posteriori e di prendere provvedimenti disciplinari”, sottolinea Fiorile. Inoltre, si ribadiscono il ruolo e una sorveglianza dell’organo deontologico, come da sempre auspicato da AIO. L’Associazione combatte da 10 anni contro i messaggi a colpi di prezzi sempre più bassi. Prezzi “che spesso rivelano una bassa qualità della prestazione non immediatamente percepibile dal cittadino”.

L’Avvocato Maria Maddalena Giungato, consulente AIO, evidenzia tuttavia come solo il professionista sia sottoposto al controllo dell’Ordine professionale ed esposto alla responsabilità disciplinare. Le società, ad eccezione di quelle costituite tra professionisti, sono invece soggette al solo controllo dell’Antitrust e in futuro, con l’approvazione dell’emendamento, dell’AGCOM. “Sotto questo profilo – afferma Giungato – sarebbe auspicabile la stipulazione di un protocollo di intesa tra Fnomceo e Agcom”. Ciò in quanto “bisogna  evitare che venga sanzionato solo il professionista e quindi il direttore sanitario”. Il rischio, infatti, è che chi detiene i capitali possa continuare con pratiche commerciali scorrette.

 

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