Secondo una recente pronuncia della Cassazione, non è sufficiente il possesso di una ingente somma di denaro per contestare il reato di riciclaggio

Con la sentenza 39006 del 27 agosto 2018, la seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti sulla possibilità di contestare il reato di riciclaggio.

Secondo gli Ermellini, infatti, non può essere sufficiente il possesso di una ingente somma di denaro per contestare il reato di riciclaggio e giustificare il sequestro.

Pertanto, in assenza di qualsiasi elemento idoneo a ipotizzare l’esistenza del delitto presupposto, non è possibile ritenere che i soldi siano di provenienza illecita.

La vicenda

Nel caso di specie la Corte ha accolto il ricorso di un cittadino extracomunitario trovato in possesso di oltre 150 mila euro in contanti. L’uomo stava per imbarcarsi su un aereo diretto in Lagos.

Tale somma di denaro è stata sequestrata dalla polizia giudiziaria e il provvedimento era poi stato convalidato dal pubblico ministero.

In seguito, la difesa dell’uomo ha presentato un’istanza di restituzione della somma. Il tutto rilevando l’insussistenza di elementi da cui poter dedurre la provenienza illecita della somma sottoposta a misura cautelare.

A quel punto, il pubblico ministero e il gip hanno respinto tale istanza. In Cassazione, dove è approdata, i giudici hanno accolto il ricorso.

Nel farlo, hanno ricordato che il decreto di sequestro probatorio di cose costituenti corpo di reato deve essere sorretto da idonea motivazione circa la sussistenza degli elementi costitutivi del reato contestato e, quindi, in relazione al reato di riciclaggio, quanto alla possibilità di ipotizzare l’esistenza di un reato presupposto.

Nel caso specifico di sequestro di somme di denaro genericamente collegato a un fatto di reato, sebbene non occorra la prova del carattere di pertinenza, deve essere evidenziata la possibilità effettiva della configurabilità di un rapporto di queste con il reato stesso.

Secondo gli Ermellini, il possesso di un’ingente somma di denaro non può giustificare, in assenza di qualsiasi riscontro investigativo concreto, il reato di riciclaggio.

In questo caso, infatti, il reato di riciclaggio, contestato al fine di disporre il sequestro, è frutto di una mera ipotesi astratta.

Per questo non è possibile ritenere che la provenienza della somma sia illecita e l’ordinanza deve essere annullata senza rinvio.

 

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