La Regione Piemonte ha lanciato una petizione che si è scagliata contro l’ obbligo flessibile sui vaccini raccogliendo già quasi 300mila firme

Insorge la protesta contro l’ obbligo flessibile sui vaccini. La Regione Piemonte ha infatti lanciato una petizione che si è opposta alla proposta raccogliendo quasi 300mila firme.

Petizione che sarà spedita oggi in Parlamento proprio contro il cosiddetto obbligo flessibile sulle vaccinazioni.

La raccolta di sottoscrizioni è indirizzata ai parlamentari “per evitare che le novità annunciate dal ministro Giulia Grillo entrino a far parte del Milleproroghe decretando di fatto l’impossibilità per i nostri bambini di frequentare la scuola”.

Secondo le intenzioni del ministro Grillo, l’ obbligo flessibile sui vaccini prevede misure più elastiche di obbligo sui territori. Questo però significa anche in quelle regioni dove si registrano tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche.

La petizione è partita da Roberta Amatelli, madre di una bimba di 3 anni immunodepressa a seguito di un trapianto di fegato. La piccola non può essere vaccinata.

Pertanto, nel caso in cui dovesse contrarre una malattia infettiva, rischierebbe gravissime conseguenze.

È anche vero però che le attività relative all’obbligo vaccinale flessibile, al momento, non sono ancora state inserite in alcun provvedimento legislativo.

Dunque, resterebbe dunque in vigore la legge Lorenzin, col correttivo della circolare del ministro Grillo.

Per quel che riguarda, invece, la documentazione, arriva qualche rassicurazione dal Miur.

Saranno sempre e solo i genitori gli unici responsabili per le autocertificazioni false dei vaccini.

A precisarlo è stato il ministro Marco Bussetti, nel corso di un incontro con le organizzazioni dei sindacati in rappresentanza dei dirigenti scolastici-

Secondo Bussetti “eventuali responsabilità connesse ad autocertificazioni non veritiere ricadono esclusivamente sugli autori delle stesse e non sulla dirigenza scolastica”.

Aveva fatto molto discutere il caso di una donna che su Facebook si era vantata di aver falsificato l’autocertificazione della vaccinazione del figlio. Un caso contro il quale erano insorti i dirigenti scolastici.

Questi ultimi, infatti, avevano sostenuto come, per loro, restasse valida la Legge Lorenzin.

Vale a dire che alla riapertura delle scuole a settembre avrebbero fatto entrare solo chi aveva presentato il certificato.

Il tutto ignorando la circolare del ministro Giulia Grillo che parlava della presentazione di un’autocertificazione.

A riguardo, la nota del Miur precisa che “l’incontro si è svolto in un clima di reciproca collaborazione e ha rappresentato il primo di una serie di confronti tecnici che ci saranno a partire dalla prossima settimana, sia per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico, sia per affrontare i temi più generali e specifici del mondo della scuola”.

 

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