Al fine di evitare la disincentivazione alla ricerca di lavoro, la misura continuerà ad essere erogata, per un determinato periodo, anche dopo che il beneficiario abbia trovato un impiego

Fino a 485 euro al mese, con estensione anche a chi detiene una casa di proprietà. Queste le principali novità relative al Reddito di inclusione annunciate dal Premier Paolo Gentiloni lo scorso 14 aprile in occasione della firma di un memorandum d’intesa con l’Alleanza per la povertà’. A favore della misura, che riguarderà circa 2 milioni di persone, il Documento di Economia e Finanza varato dall’Esecutivo prevede uno stanziamento 1,2 miliardi per il 2017 e 1,7 miliardi per il 2018.
Il memorandum siglato a Palazzo Chigi definisce i criteri d’accesso e i beneficiari del REI, oltre a quelli per determinare l’importo del beneficio e i meccanismi per far sì che lo stesso non diventi un disincentivo economico alla ricerca di un lavoro, oltre al piano operativo per le attività di monitoraggio della misura.
La concessione del sostegno si baserà in primis sull’Isee, ma si terrà conto anche del reddito effettivamente disponibile, in modo da non escludere coloro che possiedono l’immobile in cui abitano ma versano comunque in stato di povertà. L’Isee comunque non dovrà essere superiore alla soglia di 6mila euro, il doppio rispetto a quella stabilita oggi per il SIA (Sostegno Inclusione Attiva).
L’importo del reddito di inclusione sarà calcolato sulla differenza tra reddito disponibile e soglia ISR (ossia la parte reddituale dell’Isee). Il beneficio dovrà coprire il 70% della differenza calcolata e il meccanismo sarà tale che minore sia il reddito disponibile maggiore sia il sostegno (commisurato anche alla dimensione del nucleo familiare, alla presenza di disabili, minori, ecc.). Dall’importo andranno sottratti gli altri benefici percepiti a titolo di misure assistenziali dal nucleo familiare (fatta eccezione per l’indennità di accompagnamento) e il tetto massimo per il primo anno non potrà essere superiore ai 485 euro al mese.
Al fine di evitare la disincentivazione alla ricerca di un nuovo lavoro da parte dei beneficiari, sono allo studio dei meccanismi affinché la misura continui ad essere erogata, anche se in misura ridotta e solo per un determinato periodo, anche in caso di incremento del reddito al di sopra della soglia prevista per il diritto all’accesso al beneficio, come, ad esempio, nel caso in cui il destinatario trovi un’occupazione.

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