Un intervento mininvasivo, realizzato al Mauriziano di Torino, ha salvato un uomo affetto da un raro aneurisma all’aorta, che rischiava gravi complicazioni se operato con le tecniche tradizionali

E’ un intervento senza precedenti quello che ha consentito di salvare la vita a un paziente affetto da un raro e complicato aneurisma dell’aorta toraco – addominale. Il paziente, 65enne residente nel Lazio, dopo un peregrinare di vari mesi presso varie strutture ospedaliere italiane ed europee, ha concluso finalmente la sua odissea, nel migliore dei modi, presso l’Ospedale Mauriziano di Torino.

La malattia consisteva in una estesa dilatazione della più grande arteria del corpo umano sia a livello del torace che dell’addome, con il coinvolgimento dell’origine dei vasi che portano sangue all’intestino, al fegato ed ai reni. Fino a poco tempo fa l’unico trattamento possibile era quello chirurgico consistente nella sostituzione di tutto il tratto di aorta dilatata ed il contemporaneo reimpianto di tutte le arterie che da essa originano, con rischi elevatissimi di mortalità postoperatoria,  dialisi o paraplegia a causa di danno al midollo spinale.

Presso il nosocomio torinese i medici del reparto di Chirurgia vascolare hanno invece proposto al malato un trattamento a bassa invasività, consistente nell’introdurre dall’arteria femorale una protesi particolare – progettata in 3D in Scozia e stampata in Giappone – costruita su misura con alcuni fori al fine di introdurre, da un piccolo accesso del braccio, delle ulteriori piccole protesi che garantiscano flusso sanguigno ai visceri.

L’intervento, eseguito da dott. Michelangelo Ferri, responsabile della terapia endovascolare della Struttura, ha consentito di escludere totalmente l’aneurisma garantendo allo stesso tempo il flusso sanguigno agli organi dell’addome. L’utilizzo di uno speciale catetere inserito all’interno del midollo spinale ha consentito inoltre agli anestesisti di monitorare continuamente per 72 ore la funzione neurologica. Il paziente, a soli cinque giorni dall’intervento, è stato dimesso e ha fatto ritorno a casa.

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