Scarsa visibilità e sinistro stradale mortale (Cass. pen., sez. IV, dep. 23 marzo 2023, n. 12116 ).

Scarsa visibilità all’incrocio causa un sinistro stradale nonostante il rispetto del limite di velocità tenuto dall’automobilista.

La vicenda trae origine da un sinistro stradale mortale verificatosi ad un crocevia che vedeva coinvolti due veicoli. I Giudici penali hanno ritenuto colpevole di omicidio colposo l’automobilista che non ha arrestato il veicolo per la scarsa visibilità, a nulla rilevando il rispetto da parte dello stesso del limite di velocità.

La Corte di Appello d Napoli, parzialmente riformando la sentenza pronunciata dal Tribunale di Torre Annunziata nei confronti dell’imputato, per aver riconosciuto la circostanza attenuante di cui all’art. 62, n. 6, c.p., con conseguente rideterminazione della pena, ha confermato la dichiarazione di responsabilità per il reato di omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale. (omissis).

Attesa la scarsa visibilità, difatti, a prescindere dalla velocità di marcia, il veicolo andava arrestato all’incrocio. anche se la velocità di marcia effettivamente riscontrata era compresa tra i 40 e i 48 KM/h era “superiore a quella entro cui deve viaggiare un veicolo in prossimità di un incrocio stradale” e , comunque, il veicolo si è approcciato all’incrocio “senza decelerare adeguatamente al fine dell’arresto in corrispondenza del segnale di stop” e “non riuscendo ad effettuare alcuna manovra di arresto efficace o di aggiramento dell’ostacolo impattava contro un’altra vettura che, a seguito dello scontro, superava la barriera metallica e precipitava, ribaltandosi, nel sottostante canale del fiume”.

La Suprema Corte respinge il ricorso dell’imputato ritenendo corrette le statuizioni dei Giudici di Appello in merito alla dichiarazione di responsabilità per omicidio colposo.

Avv. Emanuela Foligno

Leggi anche:

Immissione in carreggiata e sinistro stradale

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui