I risultati di un nuovo studio pubblicato su PNAS: per Pierangelo Cifelli, uno degli autori, «approccio potenzialmente rivoluzionario»
Passi avanti nel mondo della ricerca sulla Sla, Sclerosi laterale amiotrofica: un nuovo studio pubblicato sulla rivista PNAS, e nato dalla collaborazione fra Università Sapienza, Fondazione Ri.MED, IRCCS San Raffaele Pisana e Università della California, ha identificato per la prima volta il muscolo come possibile target terapeutico.
Va ricordato che la Sla è una malattia neurodegenerativa progressiva; colpisce i motoneuroni e provoca una paralisi progressiva e irreversibile della muscolatura che comporta la perdita della normale capacità di deglutizione, articolazione della parola e anche del controllo dei muscoli scheletrici. All’ultimo stadio arriva a compromettere i muscoli respiratori e porta, infine, al blocco respiratorio.
«L’approccio proposto – ha spiegato Pierangelo Cifelli, uno degli autori dello studio – è potenzialmente rivoluzionario, perché apre la strada alla ricerca di cure a livello muscolare e non necessariamente neuronale».
L’idea nuova è stata quella di utilizzare una tecnica particolarmente innovativa che si basa sul microtrapianto di membrane muscolari ottenute da biopsie effettuate da muscoli di pazienti Sla: con apposite tecniche elettrofisiologiche si è potuto studiare le correnti dovute all’attivazione dei recettori muscolari e gli effetti di un endocannabinoide (PEA). L’ipotesi alla base era che il PEA avesse la possibilità di potenziare l’attività dei muscoli che restano continuamente stimolati (come quelli respiratori).
Dai risultati ottenuti è stato possibile dimostrare che il PEA è in grado di determinare un significativo miglioramento della performance respiratoria. Per i ricercatori, «i risultati rafforzano l’ipotesi che il muscolo partecipi all’evoluzione della Sla, indicandolo come possibile nuovo target terapeutico e suggerendo la necessità di ricercare anche nel muscolo, e non solo nei motoneuroni, i biomarkers patologici nella fase pre-sintomatica di malattia».