Scoperto un sistema di false attestazioni per chiedere rimborsi al Sistema Sanitario Regionale per prestazioni mai effettuate

Sono state eseguite questa mattina dai carabinieri del NAS di Sassari due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, nei confronti di un un medico di medicina di base convenzionato con la ASL di Sassari e della sua segretaria. Operanti in uno studio di Porto Torres, i due sono accusati di truffa aggravata in danno del SSN, falso, frode in pubbliche forniture, interruzione di pubblico servizio (per aver disposto la chiusura dell’ambulatorio senza previa comunicazione in merito) ed esercizio abusivo della professione sanitaria.

Dalle complesse indagini portate avanti dalla Procura della Repubblica locale scattata nel mese di maggio 2015, infatti, sarebbe emerso che il medico e la segretaria avrebbero organizzato un sistema di false attestazioni che avevano lo scopo di chiedere rimborsi al servizio sanitario regionale per prestazioni assistenziali mai realmente effettuate. Si andava dalle visite a domicilio a persone non deambulanti e/o in assistenza ADI (assistenza domiciliare integrata) e medicazioni.

Il sanitario, inoltre, avrebbe permesso alla collaboratrice di svolgere attività che sarebbero di esclusiva competenza del medico, sebbene lei fosse priva di qualsiasi titolo abilitativo della professione sanitaria.

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