Presso la Città della Salute realizzati, dal 24 febbraio scorso, 26 trapianti, di cui 12 negli ultimi 5 giorni

Ventisei trapianti dal giorno di massima allerta dell’infezione da Coronavirus, il 24 febbraio scorso, dei quali addirittura 12 negli ultimi cinque giorni da sabato scorso. Sono gli interventi realizzati press la Città della Salute di Torino negli ultimi 18 giorni.

Il sistema sanitario . si legge in una nota della struttura sanitaria – sta affrontando con determinazione ed impegno l’emergenza determinata dalla diffusione del virus SARS-Cov-2, responsabile della malattia COVID-19. Molte delle risorse disponibili sono indirizzate in questo duro confronto. L’attenzione dei cittadini è focalizzata costantemente su questo tema e i media rimbalzano di continuo dati e informazioni aggiornate sul coronavirus.

Questa epidemia non ha però affievolito l’impegno di cura per quei cittadini che soffrono di malattie diverse e per le quali essi si attendono terapie e supporto. Gli ospedali, seppur messi a dura prova dall’emergenza Coronavirus, continuano ad occuparsi anche di malati critici con altre patologie.

Un buon esempio di questo impegno è quello relativo ai trapianti.

Il trapianto è una terapia avanzata e complessa che necessita in urgenza di impegno e coordinamento di diverse discipline a favore di pazienti con malattie che non lascerebbero loro un grande spazio di vita. La loro angoscia per l’attesa di un organo – fanno sapere dalla Città della Salute – potrebbe aumentare se avvertissero che l’emergenza COVID-19 affievolisse l’attenzione su di loro. Invece, la volontà di donare organi e l’impegno dei sanitari ad accogliere questa offerta è continuata anche in questo momento di emergenza.

La Città della Salute di Torino sta mantenendo attivi tutti i servizi di urgenza per la popolazione. Non si sono mai fermati i reparti che accolgono i pazienti con urgenze mediche, così come resta attiva tutta la chirurgia per i cittadini che arrivano dal Pronto soccorso con interventi non differibili ed anche per le persone in attesa di trapianto.

Dal giorno di massima allerta dell’infezione, il 24 febbraio 2020, in Piemonte ci sono stati 11 donatori multiorgano.

Sono stati resi possibili  presso la Città della Salute di Torino ben 4 trapianti di cuore, 11 trapianti di rene da donatore deceduto (di cui alcuni complessi: 2 trapianti di entrambi i reni, 1 trapianto combinato di rene e fegato, 1 trapianto combinato di rene e pancreas), 2 trapianti di rene da donatore vivente, 6 trapianti di fegato, ai quali si aggiunge un settimo trapianto complesso di un segmento epatico, 2 trapianti di entrambi i polmoni.

Da sabato scorso negli ultimi sei giorni addirittura sono stati 12 i trapianti, dei quali 3 di cuore, 5 di rene singolo, 1 combinato rene – fegato, 2 di fegato ed 1 trapianto di entrambi i polmoni. Non vi è stato dunque calo in questo settore, anzi. A dimostrazione della grande solidarietà e del grande cuore degli italiani.

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