Smi: no a smantellamento guardia medica; Intesa sindacale: avviare confronto con Mef per ottenere maggiori risorse

Sono ripresi dopo la pausa estiva gli incontri tra la Sisac (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) e le sigle sindacali di area medica per il rinnovo dell’accordo collettivo nazionale dei medici di medicina generale. Nella giornata di ieri il Coordinatore della Sisac, Vincenzo Pomo, ha accolto le delegazioni di Intesa sindacale e Smi; oggi è la volta dei sindacati della pediatria Fimp, Simpef e Cipe-Sispe-Sinspe, mentre domani si prosegue con lo Snami; il calendario di questa tornata di incontri si chiuderà il 20 settembre con la Fimmg,

I rappresentanti dello Smi (Sindacato Medici Italiani) – il vice segretario Luigi De Lucia, il segretario regionale della Calabria, Francesco Esposito e il presidente regionale della Puglia, Ludovico Abbaticchio – hanno parlato di riunione interlocutoria, sottolineando come si prosegua ‘nella fase di stallo’ e ribadendo, ancora una volta, la necessità di “eliminare nella bozza presentata dalla parte pubblica la sciagurata ipotesi di smantellamento della guardia medica notturna, la cosiddetta H16”. Lo Smi, inoltre, continua a chiedere che si chiuda la “grottesca fase dei tavoli separati”, avendo su questo tema un riscontro positivo dalla stessa Sisac.

L’auspicio di un confronto sull’articolato con tutte le altre Organizzazioni Sindacali è stato espresso anche da Intesa Sindacale, presente all’incontro con il Coordinatore nazionale, Nicola Paoli (CISL Medici), oltre che con Antonio Fania del SUMAI e Filippo Giannobile della CGIL. “Alla luce delle apprezzabili dichiarazioni del Dott. Pomo – fa sapere l’Associazione – Intesa Sindacale si è confrontata al mattino sugli approfondimenti dei temi proposti (AFT, aspetti giuridici del ruolo unico, fondi economici); mentre per tutto il pomeriggio è stata impegnata nella disamina delle criticità, in un confronto a due, per permettere a SISAC di affrontare le dovute modifiche alla bozza dell’articolato stesso”.

La rappresentanza ha poi ribadito la necessità di un confronto anche con il MEF per ottenere ulteriori risorse economiche e migliorare la qualità delle prestazioni dei professionisti nei confronti di tutti i cittadini, attraverso meritocrazia e nuovi posti di lavoro sia per i medici che per il personale di studio, tenendo presente ricambio generazionale e formazione specifica.

“In particolare – prosegue la nota di Intesa sindacale – abbiamo ribadito lo standard assistenziale della Legge Balduzzi, la funzione della medicina generale nei LEA e l’opportunità di sperimentare flessibilità organizzative orograficamente compatibili per la continuità assistenziale, salvaguardando organico, monte ore attuale e LEA. In considerazione dell’interesse suscitato nella SISAC e della conseguente dialettica, la Stessa ha chiesto a Intesa Sindacale la disponibilità a rivedersi in ottobre per ulteriori approfondimenti”.

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