‘Urgente tavolo con Prefettura, sindaco e organi di sicurezza competenti’: così scrive Anaao sulle aggressioni ai medici in una lettera

Mentre non si placano gli episodi di violenza in corsia in tutta Italia, Anaao sulle aggressioni ai medici torna a intervenire nel dibattito che da mesi imperversa sul tema.

In una lettera inviata a Quotidiano Sanità, Maurizio Cappiello, Consigliere Nazionale Anaao Assomed, parla di “clima da caccia alle streghe”.

Un clima in cui “non ci sono purtroppo ‘flash mob’ che possano influenzare ne l’opinione pubblica né l’utenza sempre più esasperata”.

“L’escalation è inarrestabile, dai presidi di guardia medica alle ambulanze del 118, dal pronto soccorso ai reparti di degenza”, scrive Cappiello.

“Finanche le strutture ambulatoriali e senza distinzione di genere in quanto diverse sono le aggressioni anche al personale femminile, senza nessuna forma di riguardo e di rispetto, situazione che altro non si può definire come una forma di “deriva sociale”.

Tra gli aspetti messi in evidenza da Anaao sulle aggressioni ai medici, c’è l’emergenza che si registra in questo periodo in Campania.

“Tutte le strutture sanitarie della Regione ed in particolare di Napoli e Provincia sono sotto assedio ed è l’Ospedale Cardarelli al momento a pagare il prezzo più alto dove per il massiccio afflusso di pazienti si registra la maggior concentrazione di aggressioni sia fisiche che verbali”.

Una situazione insostenibile che sta creando disagi enormi a tutto il personale sanitario.

Cappiello non manca di menzionare “le condizioni di disagio che vivono pazienti e parenti emotivamente provati da malattia e tempi di attesa”.

Tuttavia, ricorda, “non vi sono giustificazioni alla violenza perpetrata al personale sanitario”.

Anaao ricorda poi l’importanza fondamentale dell’osservatorio permanente contro la violenza agli operatori sanitari che registra quotidianamente le aggressioni.

Ma, al contempo, invoca “misure decise e certezza della pena per gli aggressori”.

“In attesa in un riconoscimento di uno status giuridico di pubblico ufficiale per tutti i medici citati in narrativa, così come disciplinato dall’ex articolo 357 c.p. – conclude – si richiede urgente tavolo istituzionale con prefettura, sindaco ed organi di sicurezza competenti, coinvolgendo le parti interessate per un opportuno confronto sulla problematica in oggetto.

 

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